Incentivi governativi (ad ampio raggio) per gli investimenti delle Casse previdenziali dietro l’angolo. E, se si tratterà di una correzione del precedente decreto nella (incombente) Legge di Bilancio, o di un testo <<ad hoc>> che riguarderà l’impiego delle risorse, verrà presto svelato. A darne notizia il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta che ieri mattina, in un colloquio con ItaliaOggi a Civitavecchia a bordo della nave Amerigo Vespucci (a margine della presentazione del nuovo bando per la concessione dei fari da parte dell’Agenzia del demanio), ha riferito che l’esecutivo in queste settimane <<sta lavorando molto>> con gli istituti che gestiscono la previdenza obbligatoria dei liberi professionisti e con i fondi pensione, affinché incrementino la loro presenza nell’economia reale del nostro Paese. Lo scorso anno, ha detto, rievocando il precedente intervento nella manovra economica del 2016 (e in vigore dal 1 gennaio di quest’anno), <<abbiamo aggiornato un decreto che prevede che il primo 5% di investimenti degli Enti sia <<a tasse zero>>, quindi si tratta di un’agevolazione molto forte>>, mentre a stretto giro si punta a fornire <<una larga possibilità di occasioni>> da sfruttare. Il veicolo privilegiato per ospitare la norma non è, però, ancora sicuro: <<Stiamo discutendo di un decreto>> in materia <<specifico>> per gli organismi previdenziali privati e privatizzati, sono state le parole dell’esponente del dicastero di via XX Settembre, e <<se non si riusciranno a degli fare aggiustamenti in legge di Bilancio>>, l’intervento avverrà , comunque, <<in parallelo>>, rispetto ai lavori del maggior provvedimento finanziario dell’anno. Quel che è certo, ha precisato, è che <<il tema è all’ordine del giorno>>, pure in considerazione della rilevanza del <<valore accumulato di Casse e Fondi, che supera i 200 miliardi di euro>> (precisamente, secondo quanto rilevato recentemente dalla Commissione di vigilanza sui Fondi, la Covip, al 31 dicembre del 2016 il loro risparmio previdenziale complessivo si attesta a 231,3 miliardi, pari, cioè, al 14,1% del Prodotto interno lordo, si veda anche ItaliaOggi del 26 settembre 2017). Ad avvalorare i concetti espressi da Baretta, la scorsa settimana era stato il titolare del ministero dell’economia, Pier Carlo Padoan che, al Festival del lavoro dei consulenti, a Torino, aveva sì ventilato l’ipotesi di una correzione in legge di Bilancio del <<meccanismo>> normativo per le attività d’investimento. Subito dopo, però, aveva ammonito le Casse a manifestare <<più interesse ed entusiasmo per questi strumenti>>.
Fonte: ItaliaOggi