Commercialisti esclusi dal credito di imposta per le attività di formazione 4.0. Questo nonostante la manovra 2018 abbia esteso ai professionisti il finanziamento per l’acquisto di macchinari aggiornati alle tecnologie 4.0. Una contraddizione che «da un lato, incentiva i professionisti ad investire nella tecnologia utilizzata negli studi professionali e dall’altra esclude la possibilità per loro di scaricare il costo della relativa formazione». È quanto si può leggere nella nota congiunta emessa dall’Associazione dei dottori commercialisti e dall’Associazione nazionale commercialisti, nella quale si contesta, appunto, l’esclusione dei professionisti dal credito di imposta per la formazione. «Chiediamo al Governo di sanare l’ennesima ingiustizia nei confronti delle professioni e di riconoscere anche ai dipendenti e collaboratori degli studi professionali la possibilità di detrarre i costi relativi alla formazione sulle tecnologie 4.0. È una richiesta questa con la quale i professionisti intendono rivendicare la loro dignità e il rispetto che meritano al pari delle aziende».