“Querelare Saviano è un errore bello e buono”. “Vorrei vedere come reagirebbe il signor Fico se gli dessero del malavitoso”. Botta e risposta polemico (per interposto Saviano) tra il presidente della Camera Roberto Fico e il vicepremier Matteo Salvini. All’origine c’è la famosa battuta di Saviano sul “ministro della malavita” rivolta Salvini (si tratta di una citazione storica di Gaetano Salvemini riferita a Giovanni Giolitti). Salvini, qualche mese fa, ha messo insieme diversi post dello scrittore di Gomorra sui social e ha presentato querela. Per questo, adesso, Saviano è indagato. La questione è stata sottoposta da Arianna Ciccone (fondatrice del Festival Internazionale del Giornalismo) a Fico durante un’intervista pubblica nell’ambito della XIII edizione del Festival in corso a Perugia: “Personalmente, proprio per la condizione di Saviano che è sotto scorta, al posto di Salvini è il ministro dell’Interno e ha il potere di decidere sulle scorte io non lo avrei mai denunciato. Per me è un errore bello e buono”. A stretto giro (da Milano. dove si trova per seguire il dossier olimpico) è arrivata la risposta di Salvini che sceglie di parlare del “signor Fico” nonostante si tratti della terza carica dello Stato: “Io avrò tanti difetti ma non permetto a nessuno di darmi del malavitoso. Non so come reagirebbe il signor Fico se gli dessero del malavitoso. A me si può dare di tutto e di più, ma siccome combatto la malavita, la mafia, nessuno mi può dare del malavitoso”. Un giornalista gli chiede “Gli leverà la scorta?”. La risposta: “Non decido io sulle scorte, per fortuna…”. Â