Otto milioni e 600mila consumatori a rischio, 68mila persone alcoldipendenti prese in carico dai servizi alcologici, 4.575 incidenti stradali rilevati soltanto da polizia e carabinieri. Questi alcuni dei dati contenuti nella Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati nel 2018 in materia di alcol e problemi correlati, trasmessa dal ministro della Salute Giulia Grillo alle Camere il 29 aprile scorso.
La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità , è stata nel 2017 del 23,6% per uomini e dell’8,8% per donne di età superiore a 11 anni, per un totale di oltre 8,6 milioni di persone, 6,1 milioni maschi e 2,5 milioni femmine, che nel 2017 non si sono attenute alle indicazioni di salute pubblica. L’analisi per classi di età mostra che le fasce di popolazione più a rischio per entrambi i generi sono quelle dei 16-17enni (maschi 47,0%, femmine 34,5%) e dei ‘giovani anziani’ (65-75 anni).
Verosimilmente a causa di una carente conoscenza o consapevolezza dei rischi che l’alcol causa alla salute, circa 700mila minorenni e 2,7 milioni di ultra sessantacinquenni sono consumatori a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate, persone, quindi, non precocemente identificate e che andrebbero sensibilizzate sul loro consumo non conforme alle raccomandazioni di sanità pubblica. La prevalenza di consumatori a rischio di sesso maschile è superiore a quelle delle donne per tutte le classi di età , ad eccezione di quella dei minorenni, dove invece le differenze non raggiungono la significatività statistica.