Torna l’appuntamento con PoliticaPresse. Oggi Ăš il turno del presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, che risponde alle domande del direttore Vittorio Oreggia e di Donatella Di Nitto.
Dopo il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, la leader di Civica Popolare ed ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, il capogruppo M5S alla Camera Francesco D’Uva, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, Maurizio Martina (Pd), il sottosegretario Vito Crimi (M5s), la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (Fi), il senatore Matteo Richetti (Pd), la sottosegretaria al Mef Laura Castelli (M5s) il deputato e candidato alle primarie Francesco Boccia (Pd), il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio, l’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il senatore espulso dal M5s Gregorio De Falco e il sottosegretario al Lavoro in quota Lega Claudio Durigon, PoliticaPresse riapre le porte della redazione con gli uomini e le donne della politica italiana. L’intervista Ăš trasmessa in diretta sul sito e sulla pagina Facebook di LaPresse.
Siri – “Io se fossi stato in Siri mi sarei dimesso senza dare la possibilitĂ a Di Maio di spuntarla politicamente”, dice Tajani durante il forum. “L’Italia non puĂÂČ fermarsi per una vicenda che poteva essere chiusa in 24 ore – aggiunge – ci sono problemi piĂÂč importanti a partire dalla disoccupazione”.
Tangenti – “Maxi inchiesta tangenti capita sempre sotto elezioni, sarĂ un caso?”, si chiede il presidente dell’Europarlamento. Poi prosegue: “Io sono sempre stato garantista. Non ho mai detto una parola sulle vicende che hanno riguardato la Raggi o il Pd in Umbria o su quella di Siri. Io sono sempre garantista. Una persona Ăš colpevole quando Ăš condannata nel terzo grado di giudizio”. “Poi ci sono le scelte politiche e noi abbiamo deciso di sospendere i consiglieri che sono stati coinvolti nell’ultima indagine in attesa di sapere cosa Ăš successo chiediamo solo che si faccia presto”.
Flat tax – Capitolo flat tax. “Ora si apre il tavolo? E’ un anno che sono al governo e dicono faremo…Ăš una presa in giro. Se si voleva fare la flat tax si poteva fare 3-4 mesi fa”.
Legittima difesa – “Una cosa fatta dal governo che mi piace? Faccio fatica a trovarla. Direi che la legittima difesa Ăš una buona norma. E’ migliorabile perchĂ© serve anche il controllo del territorio ma serve per dare un segnale”, Ăš il parere del vicepresidente di Forza Italia. “Noi abbiamo sempre detto che avremmo votato tutti i provvedimenti di centrodestra che fossero arrivati in parlamento ma non ne Ăš arrivato praticamente nessuno”, prosegue.
Europee – Per Tajani “alle Europee il voto a partiti sovranisti non cambierĂ assolutamente nulla. Serve un voto utile alla grande famiglia del Ppe che determina tutte le scelte e tutte le alleanze all’interno del parlamento Ue”. “La grande riforma da fare Ăš quella del ritorno alla politica che deve essere protagonista rispetto alla burocrazia. Per questo servono dei grandi leader, ecco perchĂ© Berlusconi si candida”.
“In Europa l’Italia Ăš un paese isolato. Litigano con tutti e insultano tutti”, aggiunge, criticando il governo.
Forza Italia – “Lo stato di salute di Forza Italia Ăš buono. Il nostro ruolo Ăš quello di occupare lo spazio presente fra la Lega e il Pd che con Zingaretti si Ăš spostato a sinistra. E’ uno spazio che ha bisogno di un punto di riferimento”.