“Oggi si volta pagina nella vita del Csm. La prima di un percorso di cui non ci si può nascondere difficoltà e fatica di impegno”. Sergio Matarella presiede questa mattina, a Palazzo dei Marescialli, la seduta plenaria del Consiglio superiore della Magistratura che deve affrontare la complessa e gravissima vicenda di traffici e corruzione che, ormai, va sotto il nome di “caos delle Procure”. E la seduta si apre con la nomina dei due nuovi consiglieri Giuseppe Marra e Ilaria Pepe che sostituiscono i dimissionari Gianluigi Morlini e Corrado Cartoni coinvolti nella scabrosa questione.
Mattarella ha mostrato subito tutta la sua preoccupazione: “Quanto avvenuto ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l’autorevolezza non soltanto di questo Consiglio ma anche dell’intero Ordine giudiziario”. Poi, però, ha voluto notare le reazioni positive: “La reazione del Consiglio ha rappresentato il primo passo per il recupero dell’autorevolezza e della credibilità che occorre saper restituire alla magistratura italiana dimostrando la capacità di reagire con fermezza contro ogni forma di degenerazione “.
La riforma – E il presidente della Repubblica ha anche affrontato il tema degli inevitabili cambiamenti delle regole e della struttura del Csm e dell’Anm: “Le modifiche normative sono opportune e necessarie”. “Ad altre istituzioni compete discutere ed elaborare eventuali riforme che attengono la composizione e la formazione del Csm – aggiunge Mattarella- Il Csm peraltro, può provvedere all’adeguamento delle proprie norme interne, di organizzazione e di funzionamento, per assicurare con maggiore e piena efficacia ritmi ordinati e rispetto delle scadenze, regole puntuali e trasparenza delle proprie deliberazioni”. Poi ha precisato: “Il presidente della Repubblica potrà seguire, e seguirà con attenzione, questi percorsi ma la costituzione non gli attribuisce il compito di formulare proposte e avanzare ipotesi”.
La vicenda – Prima il Capo dello Stato era entrato nel merito della questione parlando anche di “un coacervo di manovre nascoste” nate percondizionare eventi e nomine”. E aveva spiegato: “La convinzione di poter manovrare il Csm, di indebita partecipazione di esponenti di un diverso potere dello Stato, si manifesta in totale contrapposizione con i doveri basilari dell’Ordine giudiziario e con quello che i cittadini si aspettano dalla magistratura”.
I meriti della magistratura – Della magistratura italiana ha detto Mattarella “i cittadini ricordano i grandi meriti e i pesanti sacrifici anche attraverso l’esempio di tanti suoi appartenenti e hanno il diritto di pretendere che quei meriti e quei sacrifici non siano offuscati. A questo riguardo non va dimenticato che è stata un’azione della Magistratura a portare allo scoperto le vicende che hanno così gravemente sconcertato la pubblica opinione e scosso l’Ordine Giudiziario”,
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