Sui minibot scoppia l’alta tensione all’interno della Lega, dopo che il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti ha ridicolizzato l’idea dell’economista leghista Claudio Borghi, liquidando sia la sua proposta sui minibot che lo stesso presidente della Commissione di bilancio della Camera: “C’è ancora chi crede a Borghi? Ma vi sembrano verosimili i minibot? Se si potessero fare, li farebbero tutti”.
Ma Borghi ridimensiona l’uscita del collega: “Giorgetti è lì che aspetta una cosa importante come le Olimpiadi e gli rompono le scatole con i minibot. È ovvio che poi uno sbotta”. In un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Commissione Bilancio della Camera spiega: “Era una battuta. Mi ha poi telefonato per dirmi che il suo era solo uno scherzo”.
E sull’ipotesi che Salvini possa rimangiarsi la proposta dice: “Lo escludo. Non ci sono le condizioni per cambiare idea. Salvini lo sento spesso e finora non mi ha mai espresso dubbi o desideri di venire meno a uno dei nostri cavalli di battaglia”. Confindustria è contraria “perché non hanno capito, non sanno bene di che cosa stiamo parlando. A luglio con Salvini convocheremo tutte le categorie economiche e spiegheremo i nostri progetti su tanti punti. E tra questi, ci saranno anche i mini-Bot. Faremo capire a tutti che non si tratta d’altro che di crediti d’imposta trasferibili (se proprio vogliamo cambiare il nome). Penso che in tanti si ricrederanno”.