Lo striscione giallo con la scritta “Verità per Giulio Regeni“, il ricercatore friulano torturato e ucciso nel 2016 in Egitto, è stato rimosso dal palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia. Secondo quanto si apprende, è stato tolto per esporre i manifesti degli Europei Under 21 e il governatore Massimiliano Fedriga ha annunciato che non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi. “Malgrado non condivida la politica degli striscioni e dei braccialetti, non ho fatto rimuovere lo striscione per più di un anno per non portare nell’agone politico la morte di un ragazzo. Evidentemente questa sensibilità non appartiene a tutti e ad ogni occasione non si perde tempo per alimentare polemiche”, scrive su Facebook.
“Ricordo, ad esempio, quando lo striscione è stato rimosso per qualche giorno su richiesta di una produzione cinematografica; sempre in circostanze simili, altre polemiche sono state fomentate perché la riaffissione è avvenuta con poche ore di ritardo rispetto alla fine delle riprese stesse. Oggi arriva l’ennesima pretestuosa provocazione, in conseguenza della nostra decisione di addobbare il palazzo per gli europei under 21 che si tengono nella nostra regione. Perfino la Uefa mi ha dovuto scrivere impaurita da sterili tormentoni che non fanno altro che strumentalizzare il dramma avvenuto. Evidentemente la mia attenzione per non urtare le sensibilità non ha pagato, e ci si sente pertanto legittimati a imporre con atteggiamenti prevaricatori cosa deve o non deve fare la Regione. Per questi motivi comunico, così da anticipare le polemiche che continueranno a susseguirsi ad ogni batter di ciglio, che lo striscione non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi di Regione Friuli Venezia Giulia”, conclude il governatore.
“L’atteggiamento di Fedriga sinceramente delude, nei toni e nel merito”, afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, ex presidente della Regione. “È vero – continua – che il caso di Giulio Regeni non dovrebbe essere usato per schermaglie politiche, e la presenza dello striscione sul balcone della presidenza della Regione aveva un significato istituzionale non di parte. Ora, con la sua stizzita risposta che fa seguito a un silenzio incomprensibile, Fedriga induce a ritenere che la decisione di togliere lo striscione era già stata presa”.
Sul caso intervengono anche la Figc e la Uefa, precisando di “essere estranee alla decisione” di rimuovere e sostituire lo striscione dedicato a Regeni.