Roma, 26 giu. (LaPresse) – “Non è partito alcun bando. Si tratta di manifestazioni di interesse da parte di eventuali imprese interessate che durerà tre mesi ed ha la clausola del recesso senza oneri e senza alcuna motivazione da parte dello Stato come nella lettera scritta da Telt al presidente del Consiglio Conte e al presidente Macron”. Così il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli a margine della cerimonia di parificazione del rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2018.
“Dopodiché – ha spiegato – chi afferma che sono stati aumentati i fondi europei al 55% dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dire che serve un nuovo regolamento europeo sul Cef Connecting Europe Facility in cui devono essere deliberate e accettate le opere in cui aumentare eventualmente quei fondi ma soprattutto deve esserci un’approvazione da parte del Parlamento europeo. Quindi bene le promesse di chi promette più soldi ma dicesse agli italiani che deve passare in Parlamento Ue. Se tenere in ordine i ponti le strade e le autostrade comporterà impegnare meglio i soldi degli italiani in opere diverse dalla Tav, noi combatteremo per questo”, ha aggiunto.