Venezia, 19 set. (LaPresse) – “Se esiste una regione che tiene in banca 180 milioni di euro dei fondi nazionali del 2000-2006 fermi e che non ha mai speso, i cittadini e gli amministratori hanno diritto di sapere subito qual è questo ente e perché li tiene ancora su un conto corrente. Non è ammissibile che l’ex ministro Lezzi affermi candidamente che non lo rivelerà; ha il dovere, non solo morale, ma istituzionale, di farlo. È una cosa del tutto inaccettabile, proprio nel giorno in cui il suo successore Provenzano, del Pd, scopre gli altarini affermando che l’autonomia di Veneto e Lombardia è stata fermata proprio dall’ex ministra dei 5 Stelle, affermando inoltre di aver apprezzato la cosa”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, prende posizione sulle dichiarazioni rilasciate dall’esponente pentastellata Barbara Lezzi, ministra del Sud del Conte I, e dal democratico Giuseppe Provenzano, che guida oggi lo stesso dicastero.
“Oggi ci viene rivelata appieno non solo la sostanza della nuova alleanza consolidata tra PD e 5Stelle, ma anche la continuitàtra Barbara Lezzi e Giuseppe Provenzano a scapito delle legittime richieste di autonomia”, sottolinea Zaia.
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