Dieta mediterranea: per Italia e Fao è modello vincente di sostenibilità

Far sì che tutti abbiano accesso a un’alimentazione sana come la dieta mediterranea è fondamentale ai fini dell’Agenda 2030, e questo tipo di diete vanno tutelate e incentivate. È questo il messaggio lanciato mercoledì nel corso di un evento organizzato dal Governo italiano con il sostegno della Fao, che mira ad approfondire la conoscenza della dieta mediterranea e a sensibilizzare l’opinione pubblica su come possa essere utile per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. L’evento – il primo di una serie dedicata alla dieta mediterranea – è incentrato sulle origini, la storia, le tradizioni, i paesaggi della dieta mediterranea e sui suoi principi fondamentali. Vede protagonisti esperti in materia: antropologi, nutrizionisti, rappresentanti del ministero italiano degli Affari esteri, delle agenzie Onu e del mondo accademico.

 La dieta mediterranea promuove la produzione alimentare locale e i relativi modelli di consumo. Incoraggia l’agricoltura sostenibile, tutela i paesaggi ed ha un basso impatto ambientale, ha detto il direttore generale della Fao Qu Dongyu inaugurando l’evento presso la sede della Fao. Tuttavia, ha avvertito il direttore generale della Fao, la dieta mediterranea ¡- come molte altre diete tradizionali in tutto il mondo – sta cedendo il passo alle abitudini alimentari moderne e alla crescente dipendenza dalla cosiddetta ‘alimentazione facile’ offerta da supermercati e fast-food.

La crescita demografica, la globalizzazione, l’urbanizzazione e le pressioni economiche stanno cambiando i sistemi alimentari, la nostra alimentazione e i nostri modelli di consumo. Ciò porta di conseguenza a un’alimentazione scorretta, con preoccupanti conseguenze sulla salute, sulla vita delle persone e sull’economia dei paesi. Pertanto, ha sottolineato il direttore generale della Fao, le iniziative che tutelano e promuovono l’alimentazione salubre e tradizionale, come la dieta mediterranea, sono assolutamente da elogiare ed è necessario ampliare le conoscenze su queste diete. bIn sostanza, i cibi sostenibili e salubri fanno bene al corpo, allo spirito e sono la base per condurre una vita attiva, sana e produttiva, ha detto Qu Dongyu.

La Fao riconosce l’importanza dell’alimentazione tradizionale e indigena in tutto il mondo, evidenziandone i benefici e supportandone la tutela. Grazie ai finanziamenti del Governo italiano, la Fao e l’Italia lavorano per ottimizzare l’osservanza della dieta mediterranea in Libano e Tunisia. Le conoscenze acquisite attraverso questo lavoro saranno tradotte in interventi politici che prevedono una maggiore diffusione della dieta mediterranea. Nell’ambito della Decade Onu di Azione sulla Nutrizione, la Fao, l’Italia e i suoi partner lanceranno l’Action Network – un gruppo di agenzie Onu e paesi membri – il cui scopo è quello di incentivare il dialogo politico e rafforzare gli interventi a livello locale sulle diete tradizionali, salubri e sostenibili.

Il tema di quest’anno della Giornata Mondiale dell’Alimentazione – che il prossimo il 16 ottobre festeggerà la nascita della Fao – è dedicato alla promozione dell’alimentazione sana. L’importanza delle diete tradizionali come elemento centrale del patrimonio culturale si riflette nei Sistemi del Patrimonio Agricolo di rilevanza mondiale (Giahs) che la Fao ha istituito nel 2012 e nella cui lista sono stati inseriti di recente due siti italiani – le Terre del Soave e la Fascia olivata Assisi-Spoleto – in quanto “paesaggi di straordinaria bellezza in cui convivono biodiversità agricola, ecosistemi resilienti e un ricchissimo patrimonio culturale”. L’obiettivo degli eventi sulla dieta mediterranea – in programma tra settembre 2019 e la fine del 2020 – è quello di incentivare la diffusione della dieta mediterranea ed esplorare come i vari aspetti di questo tipo di alimentazione possano essere integrati nel lavoro della Fao su sicurezza alimentare e nutrizione, salubrità alimentare, sistemi alimentari sostenibili,  biodiversità, perdita e spreco di cibo e innovazione agricola.
 

Reviews

Related Articles