Creare un’interazione tra auto elettrica e la rete tramite un’infrastruttura di ricarica ‘intelligente’. E’ l’obiettivo dell’accordo siglato tra Terna ed Fca per la sperimentazione di tecnologie di mobilitàsostenibile, come il maxi test Vehicle to grid che, precisa il Coo del Gruppo per l’area Emea, Pietro Gorlier, “sarebbe il più grande finora annunciato al mondo”.  Il progetto consiste in uno studio di fattibilitàcon una flotta di vetture connesse in rete e supportate da una struttura di ricarica bidirezionale che saràrealizzata nello stabilimento di Torino Mirafiori: “Si cominceràcon 64 veicoli connessi con l’obiettivo di arrivare a 600-700 per un totale di potenza di 25 megawatt”, specifica Gorlier sottolineando che la strategia del Gruppo sulla e-mobility punta proprio alla costruzione di un ecosistema attorno alla singola auto.
Si partiràcon le 500 Bev che, in produzione dal prossimo anno, costituiranno un ‘parco auto’ da subito disponibile da integrare in un momento successivo con altri modelli. Cambia quindi la concezione di auto da mezzo ‘consumatore’ ad ‘accumulatore’: “La batteria presente all’interno del veicolo – spiega Luigi Ferraris, amministratore delegato di Terna – può essere utilizzata come un ‘deposito’ per lo stoccaggio di energia rinnovabile, creando valore per il sistema e per il cliente anche quando la vettura è ferma in ricarica”. Nella sede di Terna saràrealizzato un e-mobility lab, un laboratorio per sperimentare le prestazioni delle vetture e capire come integrarle a supporto della flessibilitàe stabilizzazione della rete elettrica.
Per quanto riguarda le risorse si parla di qualche milione di euro come investimento iniziale che saràpoi quantificato in modo più concreto quando si arriveràallo sperimentatore su larga scala. Il punto nodale che le due societàintendono affrontare riguarda la richiesta di extra potenza che si verràa creare in futuro in alcune ore della giornata: “Al 2030 – precisa Ferraris – è prevista una diffusione complessiva di quasi 6 milioni di veicoli ad alimentazione elettrica. Potrebbero rappresentare un problema in termini di orari di prelievo, soprattutto nel tardo pomeriggio, in cui la fonte di produzione solare crolla mentre molti cittadini tornano a casa e mettono l’auto in ricarica”. Si tratta quindi di dare uno sguardo concreto al futuro per arrivare preparati: “Fca e Terna – conclude Gorlier – saranno i primi a testare un sistema complesso di questo genere, in grado di simulare lo scenario energetico di domani, dimostrando come la diffusione di impianti di energia rinnovabile e l’incremento di veicoli elettrici rappresentino un’opportunitàper la rete e per i nostri clienti”.
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