Istituto Nazionale Tumori di Milano: “Cancro al polmone, 7 geni rivelano danni da fumo”

Il fumo causa danni ai geni presenti nel nucleo, la parte più importante e delicata della cellula. I ricercatori dell’Unità di Epidemiologia Genetica e Farmacogenomica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno in particolare individuato alcuni geni, sette per la precisione, la cui espressione è influenzata proprio dal fumo. Per espressione genica si intende l’insieme dei processi che permettono ai geni di trasmettere la propria informazione alla “macchina” che produce le proteine codificate dai geni stessi. Mentre i geni sono pura informazione, le proteine sono il braccio operativo, necessario alla sopravvivenza e al funzionamento delle cellule. Lo studio è stato sostenuto da Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro e i risultati sono  stati pubblicati sulla rivista scientifica Scientific Reports.

“I risultati rappresentano un passo importante verso l’individuazione di un profilo di espressione ricorrente che permette di definire le alterazioni causate dal fumo di sigaretta nel tessuto polmonare” – afferma Francesca Colombo, ricercatrice dell’Unità di Epidemiologia Genetica e Farmacogenomica e coordinatrice dello studio. “Il profilo genico identificato potrebbe diventare un biomarcatore degli effetti tossici del fumo e di conseguenza dell’aumento di rischio di sviluppare patologie polmonari correlate al fumo”.

 Scopo dello studio è chiarire la patogenesi degli effetti tossici del fumo sul tessuto polmonare e stimolare ulteriori ricerche al fine di chiarire le relazioni tra danno da fumo nelle cellule del tessuto polmonare e parametri clinici nei pazienti con tumore del polmone. Lo studio ha coinvolto 176 pazienti con adenocarcinoma, di cui 118 fumatori e 58 non fumatori. Grazie all’utilizzo di strumenti di biologia molecolare, sono stati misurati simultaneamente oltre 17.000 geni espressi nel tessuto polmonare non tumorale di tutti i pazienti. Questo ha permesso di identificare 357 geni e la diversa espressione tra fumatori e non fumatori.

I ricercatori hanno quindi confrontato con un’analisi statistica i risultati ottenuti con quelli di studi simili pubblicati da altri gruppi di ricerca. Sono stati analizzati complessivamente oltre 1.000 pazienti, appartenenti a sei casistiche indipendenti. Dall’incrocio dei dati è risultato che 7 dei 357 geni funzionavano in modo differente nei fumatori rispetto ai non fumatori, con anomalie associate con la condizione di fumatore.
 

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