La pace fiscale si fa sentire

Continuano a diminuire le controversie tributarie pendenti, sentendo ancora degli effetti della definizione agevolata. Al 30 giugno di quest’anno le liti pendenti sono diminuite del 9,21% rispetto al 30 giugno 2018; mentre cresce dello 0,56% rispetto lo scorso trimestre. Continua a prendere piede nel frattempo il processo tributario telematico (Ptt) che, nel secondo semestre del 2019, ha visto depositato attraverso il canale telematico il 64% del totale degli atti processuali. E quanto emerge dalla nota del Mef sul rapporto trimestrale sul contenzioso tributario aprile-giugno 2019, diffusa ieri. Le nuove controversie instaurate contro il fisco dall’inizio dell’ano sono state 368.625; nel secondo trimestre 2019, invece, in entrambi i gradi di giudizio le nuove cause tributarie sono state pari a 60.409, facendo registrare una riduzione del 3,70% rispetto al trimestre del 2018. Le controversie definite sono state 58.347 (-11,20%). In particolare, le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali (Ctp) sono state pari a 46.874 (-1,01%); i ricorsi definiti sono stati 42.944 (-12,06%). Nelle Commissioni tributarie regionali (Ctr), gli appelli pervenuti nello stesso periodo, pari a 13.535, risultano in calo dell’11,98%. Le definizioni, pari a 15.403 provvedimenti, sono inferiori deU’8,70%. Circa gli esiti delle controversie, le Ctp hanno emesso il 47% dei verdetti a favore del fisco, per un valore complessivo di 1.567,41 min di euro; i giudizi favorevoli ai contribuenti sono stati il 29%, per 618,97 min di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa il 12%, per un valore complessivo di 558,76 min di euro. In secondo grado le Ctr hanno accolto le ragioni dell’ente impositore nel 46% dei casi, per un valore complessivo di 1.237,20 min di euro, mentre cittadini e imprese hanno ottenuto una pronuncia vincente nel 37% dei casi, per un valore complessivo di 669,67 min di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa 1’8%, per un valore di 329,70 min di euro. Sul processo telematico, nel secondo trimestre, sono circa 5.500 gli utenti che hanno depositato gli atti processuali in via telematica.

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