Professioni: tutti contro gli Isa

Professionisti uniti contro gli indici sintetici li affidabilità (Isa). Gli ordini professionali si schierano compatti nella contestazione al nuovo adempimento fiscale. I commercialisti, dopo aver annunciato lo sciopero di categoria, hanno partecipato ieri ad una conferenza stampa presso la Camera dei deputati (si veda altro articolo in pagina). Gli avvocati tributaristi hanno deciso di aderire allo sciopero, mentre i consulenti del lavoro hanno presentato le loro proposte all’Agenzia delle entrate e sono pronti ad aprire un dialogo con il nuovo ministro dell’economia. I professionisti tecnici, dal canto loro, chiedono un’azione unitaria che coinvolga tutte le professioni interessate. Dai tributaristi, infine, un documento con annotazioni e suggerimenti mirati per gli iscritti. Dal Mef, però, per ora continuano le risposte negative. Per il viceministro Antonio Misiani, intervenuto ieri all’evento «Fisco&Futuro», la disapplicazione non è praticabile: «Perché aprirebbe un serio problema dal punto di vista dei conti pubblici. Vogliamo sederci attorno a un tavolo per vedere, punto per punto, le anomalie e le disfunzioni per migliorare lo strumento». Commercialisti. I sindacati di categoria hanno annunciato la scorsa settimana uno sciopero, che si tradurrà nel mancato invio degli F24 degli iscritti al Consiglio nazionale per il 30 settembre e il primo ottobre e l’astensione dalle udienze tributarie dal primo al sette ottobre. Allo stesso tempo, il Consiglio nazionale ha elaborato una proposta per la revisione del meccanismo che sarà presentata nei prossimi giorni al neo ministro dell’economia Roberto Gualtieri (si veda ItaliaOggi del 21 settembre). Consulenti del lavoro. La scelta del Cno è stata quella di non aderire allo sciopero, ma di interloquire con le istituzioni interessate. «Abbiamo avanzato le nostre proposte al vicedirettore dell’Agenzia delle entrate Paolo Valerio Barbantini nel corso del videoforum di categoria», spiega Sergio Giorgini, vicepresidente del Consiglio nazionale. «Le richieste sono principalmente tré: prima di tutto la non applicazione degli Isa per il 2018, visto che consideriamo necessario almeno un anno di sperimentazione. La seconda è quella di utilizzare la mole di dati provenienti dai professionisti solo ai fini statistici e non per i controlli. In subordine, nel caso venisse confermata l’applicazione per il 2018, una moratoria di almeno un anno di tutte le sanzioni per eventuali errori. Resta il mancato rispetto dello statuto del contribuente. Stiamo predisponendo», conclude Giorgini, «un intervento anche presso il Mef». Avvocati. Anche gli avvocati partecipano alla protesta. L’Organismo congressuale forense ha annunciato la sua adesione, comunicando che gli avvocati si asterranno dalle udienze e da ogni attività giudiziaria davanti a tutte le commissioni tributarie provinciali e regionali, nei giorni dall’I al 7 ottobre. L’Uncat, L’Unione nazionale delle camere degli avvocati tributaristi, ha comunicato ieri che «apprezza ed aderisce all’astensione dalle udienze nel processo tributario deliberata dairOcf» ribadendo che la protesta «non riguarda l’opportunità di un nuovo istituto volto alla compliance dichiarativa tra fisco e contribuente, ma la concreta attuazione degli Isa, tra susseguenti modifiche regolamentari e tempi ristretti per gli obblighi dichiarativi; senza contare gli esiti incongrui conseguenti alle prime proiezioni effettuate». Anche il Cnf si è occupato del tema nella riunione plenaria dello scorso 20 settembre, chiedendo il rinvio dell’applicazione per il 2018 e il rispetto dello statuto del contribuente. Professioni tecniche. «Deve esserci una maggiore consultazione con le categorie prima dell’approvazione di nuove norme, soprattutto quando sono invasive come nel caso degli Isa», è il commento del coordinatore della Rete delle professioni tecniche Armando Zambrano, presidente anche del Consiglio nazionale ingegneri. «Da parte nostra, però, è necessaria maggiore unione tra le categorie; le professioni devono lavorare insieme e coordinarsi nelle loro attività. La questione degli Isa deve essere portata davanti ad un tavolo comune, ne parlerò a breve con la presidente del Cup (Comitato unitario delle professioni) Marina Calderone». Tributaristi. L’Istituto nazionale dei tributaristi, in attesa delle risposte dal governo sul la richiesta di disapplicazione, ha predisposte ed inviato agli iscritti un documento contenente le indicazioni di massima da poter usare per giustificare o evidenziare anomalie negli indici. «Abbiamo voluto evidenziare quanto siano importanti le annotazioni e fornire suggerimenti mirati per l’attività dei nostri iscritti» è il commento del presidente Riccardo Alemanno. Confprofessioni. In una nota diffusa ieri, il presidente Gaetano Stella ha condiviso i motivi dello sciopero. «Di fronte al muro di gomma della burocrazia fiscale, non c’è altra soluzione che attuare forme di protesta eccezionali per i professionisti» ha sottolineato Stella. «In diverse occasioni abbiamo sottolineato la necessità di un approccio soft nell’applicazione degli Isa, che rappresentano una vera e propria spina nel fianco dei contribuenti e dei commercialisti».

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