Il Governo giallorosso approva “il primo atto normativo che inaugura il Green New Deal”. Sergio Costa è raggiante. Dopo le polemiche arriva il via libera del Consiglio dei ministri sul decreto Clima. “Ce l’abbiamo fatta – esulta il ministro dell’Ambiente – Mi piace poter dire che è il primo atto della storia della Repubblica Italiana per l’urgenza ambientale, è una bella svolta”. Il provvedimento vale “circa 450 milioni che provengono tutti dalle aste verdi – sottolinea -. Si tratta di fondi rigenerabili, quindi le misure si autofinanzieranno negli anni e se il provvedimento gira, le risorse possono crescere come finanziamento in modo automatico. Dalle analisi e previsioni che abbiamo fatto dovrebbe girare bene”.
Fiore all’occhiello del decreto è il ‘buono mobilità‘ destinato alle cittàe alle aree sottoposte a infrazione europea per la qualitàdell’aria, per il quale vengono stanziati 255 milioni di euro. Il Governo prevede fino a 1.500 euro per la rottamazione dell’auto fino alla classe euro 3 e fino a 500 euro per i motocicli a due tempi. Previsti poi un fondo di 40 milioni di euro rivolto ai Comuni per la realizzazione o l’ammodernamento delle corsie preferenziali e un fondo di 20 milioni di euro per realizzare o implementare il trasporto scolastico per gli alunni delle scuole elementari e medie con mezzi ibridi, elettrici o non inferiori a euro 6.
C’è poi un capitolo ‘riforestazione’: 30 milioni di euro saranno destinati alla piantumazione e al reimpianto degli alberi e alla creazione di foreste urbane e periurbane nelle cittàmetropolitane. Avanti anche con la riduzione della plastica e degli imballaggi: 20 milioni saranno destinati ai commercianti (fino a 5 mila euro per ciascuno) per la realizzazione di un ‘green corner’ per la vendita di prodotti sfusi. E ancora: più poteri e risorse per i commissari che si occupano delle bonifiche delle discariche abusive e della depurazione delle acque e la previsione di un database pubblico da parte dell’Ispra, grazie a una dotazione di un milione e mezzo di euro, per la trasparenza dei dati ambientali.
Soddisfatto Giuseppe Conte: il decreto Clima “è un primo assaggio” del cosiddetto ‘Green New Deal’, ma “stiamo lavorando ad altri progetti che dipaneremo tra pochi mesi”. Altre misure ‘green’, infatti, verranno approvate con la legge di bilancio e il Collegato ambientale, e ci sono anche la legge ‘Salvamare’, in discussione alla Camera, e a ‘Cantiere ambiente’, all’esame del Senato. Nessun passo indietro nemmeno sulla riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, inizialmente prevista nel decreto. “Tengo a precisare – sottolinea Costa – che è contemplata nella legge di bilancio. La nostra idea è fare un taglio costante negli anni, da qui al 2040, ma senza penalizzare nessuno”.