(LaPresse) – Sedici anni sono troppo pochi per votare? Nella maggior parte del mondo in effetti la si pensa così, ma non in tutti. L’idea italiana di abbassare l’etàminima per partecipare attivamente alle elezioni sotto quella in cui si considera raggiunta la maggiore etànon è inedita.
In Austria,infatti, i sedicenni possono votare, così come a Malta e in Estonia. In Ungheria possono solo se sposati, mentre in Bosnia solo se hanno un lavoro. In Grecia il limite di etàè 17 anni. In Scozia, dopo il voto per il referendum sull’indipendenza del 2014 – ma non quello sulla Brexit – gli under 18 possono votare in tutte le consultazioni. In Germania, invece, la partecipazione è limitata ad alcuni Lander, per le elezioni dei parlamenti.
In Argentina il voto per gli under 18 è possibile solo in alcuni casi, per le elezioni nazionali. In Brasile il voto tra i 16 e 18 anni è volontario, così come in Ecuador. A Cuba votano tutti i 16enni, come gli adulti, così come sull’Isola di Man, su quella di Jersey, quella di Guernsey, in Nicaragua, mentre in Indonesia, Timor Est, Corea del Nord, Sudan e Sud Sudan, bisogna aspettare i 17 anni. Alle urne un anno prima, ma solo per le elezioni municipali, in Israele.