Ddl Zan, Concia: “Lega non strumentalizzi, amici lgbt basta odio”

ROMA – “La Lega sta usando il mio nome, mi stanno strumentalizzando per aver espresso una mia opinione sul DDL Zan. Li diffido dal farlo, non si devono permettere perché io non sono con loro in questa battaglia”. Così Paola Concia, politica e attivista italiana, ormai da 8 anni fuori dal Parlamento, alla Dire ha espresso il suo sgomento, riportato anche in suo tweet, per le polemiche emerse dopo aver espresso un’opinione sul DDL Zan nell’unica intervista rilasciata.

Paola Concia si è fatta portavoce di alcune istanze: “Migliorare la legge e togliere le donne. La misoginia va affrontata in altro contesto- ha puntualizzato- e le donne sono di altro colore di pelle, di altra etnia, di altro orientamento sessuale, sono la maggioranza del Paese. E’ un passo indietro”.

Ma l’attivista che per anni ha combattuto per i diritti LGBT ha anche aggiunto: “Sono favorevole alle legge e contenta che l’opinione pubblica sia favorevole, non come era dieci anni fa. Ho combattuto strenuamente in Parlamento questa battaglia, la Lega mi ha odiata, come documentano gli atti parlamentari, e diffido loro e chiunque ad usare il mio nome per affossare la legge. D’altro canto al Pd, partito per cui ho speso anni di vita, chiedo per favore che glielo rinfacci e restituisca al mittente questa strumentalizzazione”.

A chi vuole la legge Concia ha lanciato un appello: “Approvatela, sbrigatevi in Parlamento, a colpi di maggioranza”. Ma anche un appello a “quanti tra gli amici LGBT stanno scatenando una campagna d’odio contro di me. Se non fosse tragica- ha concluso- sarebbe ridicolo. Non si infanghi il mio nome e se non si può cambiare va bene così”.

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