Dall’autunno addio hub vaccinali: l’Emilia-Romagna punta sui medici di base

BOLOGNA – Non c’è ancora una data di chiusura per l’hub vaccinale alla Fiera di Bologna e per gli altri grandi centri per le vaccinazioni anti-Covid in regione. Ma le “fiere devono servire agli eventi commerciali e le palestre alle attività sportive, in una situazione non gravemente emergenziale”. Quindi per la eventuale (ma sempre più probabile) terza dose l’Emilia-Romagna pensa in prima battuta ai medici di base. Ne parla l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, rispondendo oggi al question time ad una domanda della consigliera forzista Valentina Castaldini.

Oggi, evidenzia Donini, “l’emergenza è ancora in corso, dobbiamo concludere i cicli di vaccinazione per arrivare ad una soglia di sicurezza”. Ma “qualora dovesse servire una terza dose in autunno o inverno, o qualora dovesse servire ulteriormente questa attività sul territorio a fronte di una consistente disponibilità di vaccini, io penso che quella indicata dal ministro Speranza sia la via giusta: far riferimento prioritariamente alla medicina del territorio, quindi ai medici di medicina generale, pediatri di libera scelte, farmacisti e anche luoghi di lavoro”.

Oggi, sottolinea Donini, “la nostra preoccupazione, condivisa anche da tutte le altre Regioni, è che siano garantite le forniture. Oggi siamo ancora tra le primissime regioni per inoculazioni delle dosi consegnati, abbiamo gli over 60 con almeno una dose e che concluderanno il ciclo nelle prossime settimane attorno e oltre al 90%, quindi si è raggiunta una buona immunità di comunità per quella fascia d’età“. Per quanto riguarda i sanitari, gli ultimi dati del 28 giugno parlano di un 92,5% con la prima dose, ma “continuiamo ad insistere perché si vaccinino, applicando la legge per coloro che non dovessero vaccinare senza avere un giustificato motivo”, assicura Donini.

A porre la questione dell’hub bolognese, considerando che “a settembre e ottobre sono previsti eventi fieristici”, è stata Castaldini. Per la quale guardando al prossimo anno scolastico 2021-2022, “va scongiurata una nuova chiusura delle scuole, cosa che oggi non è scontata”. Infatti, come sottolinea la forzista nel suo intervento in aula, ad oggi “l’82% dei ragazzi dai 12 ai 19 anni non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino.

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