Di Alessio Pisanò
BRUXELLES – “La Commissione europea sta avviando procedure di infrazione contro l’Ungheria e la Polonia relative all’uguaglianza e alla tutela dei diritti fondamentali”. Lo si legge in una nota stampa della Commissione europea.
“Sull’Ungheria, i casi includono la legge di recente adozione, che vieta o limita l’accesso a contenuti che promuovono o ritraggono la cosiddetta divergenza dall’identità personale corrispondente al sesso alla nascita, al cambiamento di sesso o all’omosessualità per i minori di 18 anniâ€.
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Per quanto riguarda la Polonia, la Commissione ritiene che “le autorità polacche non abbiano risposto in modo completo e appropriato alla sua indagine sulla natura e l’impatto delle risoluzioni†sulle cosiddette “zone franche Lgbt†adottate da diverse regioni e comuni polacchi.
I due Stati membri, ricorda la Commissione, dispongono ora di due mesi per rispondere alle argomentazioni della Commissione. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di inviare ai due stati “un parere motivato†e “in una fase successiva deferirli alla Corte di giustizia dell’Unione europeaâ€.
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