di Nicolò Rubeis
MILANO – Milano e lo stadio di San Siro non ospiteranno nel 2022 nessun concerto di Bruce Springsteen, il musicista americano che sarà alle prese con quello che potrebbe essere il suo ultimo tour. A dare la notizia è Claudio Trotta, Fondatore della Barley Arts e Slow Music che segue le vicende di Springsteen, intercettato dalla ‘Dire’ a margine di un evento di Milano Unità , la compagine di sinistra che sostiene Giuseppe Sala alle prossime comunali meneghine. “Quando abbiamo formulato la richiesta per San Siro, che era la prima scelta mia e di Bruce- spiega Trotta- la società che gestisce lo stadio (M-I Stadio) ha negato la disponibilità di date in cui poter effettuare uno o più concerti, a fronte di altri live che dovevano esserci negli passati e che andavano recuperati”. Dopodiché, quando è stata comunicata la possibilità di aprire un calendario per il 2022 “era piena pandemia” e i live non si potevano organizzare. Insomma, quello che conta è che alla fine Springsteen non si esibirà a Milano: “Il sindaco Sala- aggiunge il manager dell’artista- ne è al corrente, così come il capo gabinetto del Comune Mario Vanni e gli assessori Roberta Guaineri e Filippo Del Corno”. Lo stesso Del Corno come afferma Trotta “è l’unico che si è esposto su questo tema con un post su facebook” nel quale “offriva mediazione fra M-I Stadio e noi”, ma che poi “non ha avuto seguito”. Quindi, resta il fatto “che Bruce non potrà suonare a San Siro nel 2022”, con motivazioni “parzialmente comprensibili in alcuni casi”, in altri “più opinabili”. Tuttavia, “quello che posso dire ora è che Milano perderà l’artista che ha suonato più concerti in tempi diversi a San Siro (7, ndr)- commenta amareggiato il manager- e che ha dichiarato pubblicamente che questa è casa sua, lui che è il più amato degli artisti internazionali per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo”. Dunque “Milano non lo ospiterà – conclude- e certamente per responsabilità né mia né dell’artista”, ma “di chi gestisce”.
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