L’anno scorso settore colpito dalla crisi dei chip
Roma, 8 feb. (askanews) – Nonostante una base di confronto ai minimi a causa della pandemia di COVID, lo scorso anno le vendite di auto nuove nell’UE hanno continuato a diminuire a causa della carenza di chip, con una stabilizzazione delle forniture dei seminconduttori prevista nel 2022. L’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) prevede che le immatricolazioni di autovetture nell’Ue torneranno a salire solo quest’anno, con un aumento del 7,9% per raggiungere 10,5 milioni di unità . Tuttavia, si trattq di un livello ancora quasi del 20% al di sotto di quello pre-crisi del 2019. Alla luce dell'”European Chips Act” che sarà pubblicato oggi, ACEA sta quindi esortando l’Ue a ridurre la sua dipendenza dai fornitori esteri per evitare che si ripetano situazioni del genere a discapito dell’industria europea in futuro. Al di là delle strozzature nelle catene delle forniture, le auto a ricarica elettrica hanno continuato a guadagnare quote di mercato complessive, rappresentando ora quasi un’auto su 5 nuove vendute nell’Unione Europea. “Le ottime prestazioni delle auto a ricarica elettrica sono una notizia molto gradita”, ha dichiarato Oliver Zipse, Presidente e CEO di ACEA. “Tuttavia, non possiamo dimenticare che questo è ancora un mercato piuttosto fragile, che dipende fortemente da misure di sostegno come come incentivi all’acquisto e, soprattutto, disponibilità diffusa di infrastrutture di ricarica”. Attualmente, il ritmo di implementazione delle infrastrutture è in ritardo rispetto alla domanda dei consumatori di auto a ricarica elettrica: negli ultimi cinque anni, infatti, le vendite di auto elettriche sono cresciute quattro volte più velocemente rispetto alla creazione di punti di ricarica. “Le vendite di auto elettriche sono aumentate di oltre 10 volte tra il 2017 e il 2021, mentre il numero dei punti di ricarica pubblici nell’Ue è cresciuto di meno di 2,5 volte nello stesso periodo”, ha affermato Zipse. “Se questa situazione non viene affrontata con urgenza introducendo ambiziosi obiettivi per tutti gli Stati membri dell’Ue, incontreremo molto presto un blocco stradale”. Zipse lancia questo allarme mentre il Parlamento europeo e i governi nazionali stanno discutendo sulla proposta di regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR).ACEA sta esortando il Parlamento e il Consiglio a rafforzare in modo significativo la proposta AFIR originale della Commissione europea, al fine di garantire che l’Europa costruisce una rete sufficientemente fitta di infrastrutture di ricarica e rifornimento.