Battistoni: presto da Senato ok a legge bio attesa da 13 anni

Italia avrà così legge ri riferimento per dare impulso a settore
Roma, 9 feb. (askanews) – “Oggi è stato fatto un ulteriore passo in avanti per l’approvazione della legge sul biologico: la Camera dei deputati ha licenziato il testo che adesso dovrà passare in ultima lettura al Senato per il suo via libera definitivo atteso da ben 13 anni”. Così in una nota il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni dopo che la Camera oggi ha approvato il testo della proposta di legge con due emendamenti che abrogano il comma 3 dell’articoli 1 che equiparava il metodo biologico a quello biodinamico che tante perplessità aveva suscitato nel mondo accademico e non solo. “Quando l’aula di Palazzo Madama approverà il testo – aggiunge Battistoni – l’Italia avrà finalmente una legge di riferimento che sarà in grado di dare ulteriore impulso al settore agroalimentare e a tutte le filiere collegate grazie all’introduzione del ‘marchio biologico’, alla definizione giuridica dei distretti biologici, alla legge delega al Governo per la revisione della normativa in materia di armonizzazione e razionalizzazione sui controlli. Tutte queste novità – continua – produrranno grandi benefici per il settore e per l’Italia, garantendo la piena coerenza dell’utilizzo delle risorse nazionali con quelle comunitarie attivate tramite il PSN della PAC”. “Il biologico – prosegue il sottosegretario – è un segmento in grande espansione che sta crescendo sia in termini di produzione sia per quanto riguarda la domanda. Siamo secondi esportatori mondiali dietro soltanto agli Stati Uniti e questo mette in luce la straordinaria qualità della nostra produzione e la passione con cui le aziende stanno approcciando al mondo del biologico”.”Siamo ormai ad un passo, e sono certo che con l’approvazione della legge, il settore potrà crescere ulteriormente e raggiungere prima del 2030 il 25% di SAU a coltivazione biologica, diventando un settore decisivo per l’economia italiana e per la nostra sostenibilità ambientale”, conclude Battistoni.

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