Biologico, M5S: ora rispetto accordi e entro un mese ok in Senato

E comunque nel più breve tempo possibile, riguarda 90mila imprese
Roma, 9 feb. (askanews) – “Le 90mila imprese certificate bio che fanno dell’Italia il Paese leader in Europa nel comparto, con 2 milioni di ettari coltivati, meritano un adeguato supporto. Per questo, siamo certi che l’accordo di maggioranza, raggiunto oggi per superare l’empasse sulla proposta di legge sulle produzioni agricole con metodo biologico, venga mantenuto. La norma, pertanto, sarà definitivamente approvata dal Senato da qui a un mese e comunque nel più breve tempo possibile”. Lo hanno detto i deputati Paolo Parentela e Dedalo Pignatone (M5S), a margine dell’approvazione alla Camera in terza lettura della proposta di legge ‘Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico’. Dopo il voto favorevole sugli emendamenti che abrogano l’equiparazione del metodo biologico con quello biodinamico, ora la proposta di legge, attesa da 13 anni, dovrà infatti tornare al Senato in quarta lettura. “È necessario che non venga perso altro tempo – proseguono – e si giunga presto all’approvazione definitiva per dotare il Paese di una norma all’avanguardia che sostenga i tanti e importanti investimenti nel settore”. “Tra le novità previste dalla normativa troviamo l’introduzione del marchio bio italiano e la revisione dei controlli, per dare maggiore tutela ai consumatori e agli imprenditori – aggiungono Parentela e Pignatone – In linea con le strategie comunitarie emanate nell’ambito del Green Deal, ma anche della Politica Agricola Comune (PAC) e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dove abbiamo stanziato 300 milioni di euro dedicati ai contratti di filiera e di distretto biologici, dobbiamo aumentare le produzioni sostenibili dal 16 al 25 per cento”. “Al comparto primario, tra le poche attività antropiche a poter avere un impatto positivo sull’ambiente, vengono chiesti ogni giorno sforzi sulla sostenibilità delle produzioni. È bene che questa norma, che sostiene l’agricoltura in questo percorso, veda la luce quanto prima” concludono.

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