Improprio paragonara stili consumi diversi
Roma, 7 feb. (askanews) – No al “bollino nero” sulle bottiglie di vino, con un sistema di etichettatura ingannevole che mette in pericolo il sistema produttivo di qualità del Made in Italy, con l’Italia che è il principale produttore ed esportatore mondiale. Così in una nota la Coldiretti commenta la proposta di uno degli ideatori del sistema Nutriscore Serge Hercberg di aggiungere alla serie di colori e lettere una F con cui bollare di nero tutte le bevande alcoliche indipendentemente dalla gradazione al fine di evidenziarne la pericolosità per la salute. “E’ del tutto improprio – sottolinea la Coldiretti – assimilare l’abuso di superalcolici tipico dei Paesi nordici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità ed a più bassa gradazione come la birra e il vino”. “Si tratta peraltro di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche – ricorda la Coldiretti – sul consumo regolare di un bicchiere di vino ai pasti”. L’attacco al vino arriva alla vigilia della revisione del regolamento di ripartizione dei fondi Ue della promozione dei prossimi anni che rischia di prevedere tagli dei fondi destinati propria al vino oltre che alla carne, ai salumi e alla birra contro i quali hanno lanciato un appello il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia in una lettera inviata al commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, al commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, al ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, agli europarlamentari italiani e ai leader dei principali partiti politici.