ROMA –  Era previsto per oggi alle 13.45 l’incontro tra la sottocommissione Diritti umani del Parlamento europeo e il viceministro degli Esteri dell’Egitto per i diritti umani, Wael Mohamed Nasr El-Din M. Attiya, ma il meeting è stato annullato. Lo fa sapere il servizio stampa della sottocommissione in un tweet, osservando che l’evento risulta ancora presente nel calendario consultabile online del Parlamento europeo.
La notizia dell’annullamento della visita era già stata diffusa lo scorso 4 febbraio, ossia all’indomani della lettera che 175 parlamentari di 13 parlamenti nazionali e del Parlamento europeo hanno inviato ai rispettivi ministri degli Esteri, per invocare la creazione in sede Onu di un meccanismo di monitoraggio indipendente sui diritti umani in Egitto.
Contattato dall’agenzia Dire, Claudio Francavilla, Eu advocate per Human Rights Watch, ha commentato: “I 175 parlamentari devono aver toccato un nervo scoperto”. Certo che “il governo egiziano stia tentando di migliorare la propria immagine tramite degli interventi cosmetici, mentre la crisi dei diritti umani continua a inasprirsi nel Paese”, Francavilla esorta i governi “ad ascoltarli e darsi da fare per creare un meccanismo di monitoraggio Onu, dovuto ormai da tempo”.
Le accuse di violazioni riguardano arresti e incarcerazioni arbitrarie, torture e altre forme di persecuzione dei dissidenti e degli attivisti politici anche all’estero. In Italia molto noto è il caso di Patrick Zaki, il ricercatore dell’università di Bologna di cui oggi ricorre il secondo anniversario dell’arresto al Cairo.
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