Pnrr, Upi: caro bollette e costi rischia di far saltare progetti

“Governo e Parlamento ascoltino allarme sindaci, presidenti Provincia”
Roma, 9 feb. (askanews) – “Il primo rapporto sull’attuazione del Pnrr dimostra che l’Italia sta cogliendo a pieno questa sfida strategica con uno spirito di forte condivisione e collaborazione tra Governo, Parlamento, Regioni, Province e Comuni, riuscendo a centrare gli obiettivi stabiliti. Ma con l’avvio della fase attuativa delle missioni, nel pieno di una crisi sanitaria non ancora risolta e con uno scenario estremamente critico di politica internazionale, occorre immediatamente porre rimedio a quelle variabili impreviste che rischiano di compromettere il percorso che abbiamo davanti. Come stanno segnalando con forza Sindaci e Presidenti di Provincia, l’aumento dei costi energetici, che in media è del 30%, e l’aumento dei prezzi delle materie prime, in una tendenza costante che sta producendo perfino l’impossibilità a reperire materiali, sta facendo letteralmente saltare i quadri economici dei Piani di investimenti”. E’ l’allarme lanciato dal Rappresentante dell’Unione delle Province d’Italia, Luca Menesini, Presidente della Provincia di Lucca, nel suo intervento all’audizione sullo stato di attuazione del PNRR in Commissione Bilancio della Camera. “L’aumento dei costi energetici e delle materie prime è un’emergenza generalizzata – ha sottolineato il rappresentante delle Province – ma ha evidentemente effetti gravi nel caso dei progetti attuativi del PNRR di Regioni, Province e Comuni, cui è affidato il 40% delle risorse del Piano. Sindaci e Presidenti di Provincia stanno in questi giorni rivolgendo appelli a Governo e Parlamento, perché assicurino risposte immediate, a partire dal Decreto Sostegni ter all’attenzione del Parlamento. Come Province chiediamo che in questo decreto siano assicurate risorse per Comuni, Province e Città metropolitane, che azzerino l’impatto dell’aumento dei costi energetici, e che sia incrementato il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche previsto dal Decreto semplificazioni, con procedure snelle e praticabili di richiesta di accesso per le Stazioni Appaltanti. Ad oggi, infatti, le complessità burocratiche di fatto ostacolano il ricorso da parte degli enti”. (segue)

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