“Grazie a impegno costante di cittadini, amministrazioni locali”
Roma, 9 feb. (askanews) – “Grazie all’impegno costante di cittadini, amministrazioni locali e Regione, nel 2020 la Sardegna si è confermata, come certificato anche dall’Ispra, la seconda regione in Italia per la quantità di rifiuti urbani raccolti in maniera differenziata rispetto alla quantità totale di rifiuti prodotti”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, presentando i dati contenuti nel ‘Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna’, predisposto dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (Arpas), che evidenzia come, rispetto al 2019, la percentuale di raccolta differenziata è aumentata dal 72,9% al 74,22% (+1,32), determinando un identico incremento della percentuale di rifiuti avviati a riciclaggio. L’Assessore ha illustrato anche alcuni dati territoriali: 79,39% di raccolta differenziata nella provincia di Oristano; 78,05% in quella di Nuoro; 77,76% nel Sud Sardegna; 73,30% nella Città metropolitana di Cagliari; 70,34% nella provincia di Sassari. E’ aumentato il numero dei Comuni che hanno superato l’obiettivo di legge del 65%: 366 Comuni su 377, per una popolazione complessiva del 91%: “Un risultato in cui spicca il risultato di Cagliari – ha evidenziato l’Assessore della Difesa dell’ambiente – che ha migliorato il proprio dato di circa 5 punti percentuali (69,94%). Inoltre, sono 144 Comuni che hanno superato l’80% di raccolta differenziata. A livello provinciale, tutti i territori hanno superato il 70%, compresa, per la prima volta, la provincia di Sassari, nonostante la prestazione non ancora efficace del Capoluogo, unico centro sardo sopra i 30.000 abitanti a non aver adottato il porta a porta estensivo su tutto il territorio e a non aver raggiunto il 60% di raccolta differenziata. I Comuni che hanno superato la percentuale dell’80% si confermano quelli interessati da importanti flussi turistici, come Orosei, Siniscola e Tortolì, affiancati da alcuni meno popolosi, come Monti, Sant’Antonio di Gallura e Ussassai, nonché da interi territori nei quali i servizi di raccolta sono gestiti in maniera associata, come l’Associazione dei Comuni di Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì, la Comunità montana del Gennargentu Mandrolisai (Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti e Tonara) e l’Unione della Trexenta (Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli)”. (segue)