Tennis, Wta: ultima intervista Peng Shuai non allevia nostri timori

“Desideriamo incontrarla in forma privata”, dice associazione
Roma, 8 feb. (askanews) – L’ultima intervista concessa da Peng Shuai sulle sue accuse di violenza sessuale “non allevia” le preoccupazioni della Wta. Lo ha fatto sapere la stessa associazione tennistica professionistica femminile (Women’s Tennis Association). Peng accusò l’ex vice primo ministro di Pechino a novembre, con un post sui social media che fu rapidamente rimosso; poi della tennista si persero le tracce per settimane. La 36enne giocatrice ha però dichiarato di non aver mai insinuato di aver subito violenze sessuali. “La sua recente intervista in presenza non allevia nessuna delle nostre preoccupazioni sul suo post originario”, ha spiegato la Wta. Il ceo e presidente dell’organizzazione, Steve Simon, ha dichiarato: “Per ribadire la nostra opinione, Peng ha fatto un passo coraggioso nell’uscire pubblicamente con l’accusa di essere stata aggredita sessualmente da un importante leader del governo cinese. Come faremmo con tutti i nostri giocatori a livello globale, abbiamo chiesto un’indagine formale sulle accuse da parte delle autorità componenti e la possibilità per la Wta di incontrare Peng, in forma privata, per discutere la situazione. Continuiamo a mantenere ferma la nostra posizione e i nostri pensieri sono sempre con Peng Shuai.” La tennista ha assistito alle Olimpiadi invernali di Pechino e oggi ha visto la sua connazionale Eileen Gu vincere la medaglia d’oro nel big air. Il Cio (Comitato Olimpico Internazionale) ha inoltre fatto sapere che il presidente Thomas Bach è stato sabato a cena con Peng. Bach è stato uno dei primi a garantire sulle buone condizioni della tennista dopo la sua scomparsa nel 2021 e i due si sono sentiti in una videochiamata quando c’erano preoccupazioni su dove si trovasse e sulla sua salute.

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