A cui hanno partecipato tra gli altri Lamorgese, Giannini e Segre
Milano, 9 giu. (askanews) – Si è tenuto oggi nell’auditorium Nissim della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, convegno su “Le vittime dell’odio” organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) del Dipartimento della Pubblica sicurezza. All’iniziativa hanno partecipato tra gli altri, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, la senatrice a vita Liliana Segre, il capo della polizia Lamberto Giannini, e il presidente dell’Oscad, Vittorio Rizzi. Dopo Roma, Torino, Palermo e Repubblica di San Marino, è toccato dunque a Milano ospitare l’incontro dedicato al contrasto dei crimini d’odio e alla prevenzione di ogni forma di discriminazione, per testimoniare l’impegno dello Stato, e in particolare delle forze di polizia, nel garantire a tutti i cittadini, e i particolare ai piĂą vulnerabili, il rispetto e la protezione dei diritti umani. A dare il benvenuto agli ospiti e alla platea in cui sedevano diversi studenti, sono stati il presidente del Memoriale, Roberto Jarach, e il prefetto di Milano, Renato Saccone, mentre la senatrice Segre è salita sul palco insieme con la presidente dell’Unione delle comunitĂ ebraiche italiane, Noemi Di Segni e dalla Coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Milena Santerini. Diversi gli interventi che si sono susseguiti: l’ambasciatore italiano in Olanda, Giorgio Novello, ha raccontato la sua esperienza personale come vittima di discriminazione per la sua disabilitĂ , mentre il capo di Gabinetto della Questura di Lecce, Sandra Meo, ha raccontato la storia di Gaetano Fuso, poliziotto affetto da Sla scomparso nel 2021, promotore del progetto “Io posso” per l’accesso al mare delle persone con disabilitĂ in Salento. Un panel è stato dedicato all’omotransfobia e al bullismo con l’intervento del ministro plenipotenziario Fabrizio Petri (presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani), inviato speciale per i diritti umani delle persone Lgbtq+. Il capo della polizia, Lamberto Giannini, ha ricordato come nei momenti di crisi aumenti la ricerca di un “nemico” su cui scaricare l’odio, sottolineando che questo modo di pensare va contrastato sia con l’azione della magistratura e delle forze di polizia, ma anche attraverso la scuola e la cultura.