Al via l’upcycling per dare nuova vita ai contenitori di birra
Milano, 7 giu. (askanews) – E’ stata avviata oggi la fase di upcycling del progetto pilota di CarlsbergItalia, “Take Back-Give Back”, dedicato a dare nuova vita ai fusti di birra DraugthMaster, l’innovativo sistema di spillatura con fusto in Pet riciclabile e senza CO2 aggiunta. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i principali stakeholder a un uso più consapevole della plastica, con focus su tre temi chiave: riciclare, riusare, reinventare. Grazie a “Take Back-Give Back”, da ottobre 2021 Carlsberg Italia ha recuperato i fusti esausti da selezionati clienti di Milano, raccogliendo oltre 1.300 kg di plastica da destinare a progetti sociali in grado di dare una seconda vita a questo materiale. Si avvia così la fase di upcycling del progetto, in cui i fusti saranno riutilizzati per la seconda edizione dell’iniziativa di economia circolare di quartiere “DaCosaNasceCosa” dell’associazione culturale “Repubblica del Design”, che ha come obiettivo la valorizzazione e la rigenerazione delle periferie milanesi con un distretto permanente in zona Lancetti-Dergano-Bovisa. Gli oggetti di design a uso pubblico saranno realizzati grazie alla collaborazione tra Carlsberg Italia e Design Differente, fablab specializzato in rigenerazione di neo-materiali dai rifiuti e in manufatti e opere costruiti con gli stessi. Al Circolo Bovisa, realtà coinvolta nel progetto “Take Back-Give Back” e che ha messo a disposizione i suoi spazi, e presso Via Grazioli 73, hub multidisciplinare sulla responsabilità ecologica e sul design del rifiuto, si è svolto un workshop di ascolto con gli studenti di design del Politecnico di Milano e le realtà del territorio – tra cui associazioni di quartiere e culturali quali BovisAttiva e Isola Revel – per individuare i bisogni dei cittadini e ingaggiare la comunità , attraverso la partecipazione e il dialogo. Ad aprire il dibattito, Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs director di Carlsberg Italia, che ha commentato: “Siamo orgogliosi di avviare questo progetto di economia circolare a base locale, perché è perfettamente in linea con il nostro scopo, cioè quello di produrre birre per un oggi e un domani migliori. Questo si concretizza in progetti che mettono la comunità e la sostenibilità al centro, con l’obiettivo di ridurre progressivamente il nostro impatto sull’ambiente e dare una seconda vita a potenziali rifiuti. Il workshop di oggi ci consente di porre le basi per un dialogo costruttivo con le istituzioni, le realtà locali e le aziende innovative, come Design Differente, investendo su attività di divulgazione ed educazione”. A chiudere l’attività di social listening Anita Pirovano, presidente del Municipio 9, che ha dichiarato: “Bovisa è uno dei quartieri in maggiore trasformazione di Milano, che è riuscito a ripensarsi passando da una scala operaia-industriale a una vocazione universitaria, legata anche alla ricerca, al design e a un nuovo artigianato. Questo ripensamento può e deve cambiare anche lo spazio pubblico. Abbiamo infatti bisogno di luoghi di aggregazione dove le persone possano incontrarsi e riconoscersi, investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale, affinché Milano sia una città più verde a partire dai singoli quartieri, coinvolgendo istituzioni e partner privati come Carlsberg Italia”. Nelle prossime settimane i designer e gli esperti di Design Differente lavoreranno all’ideazione e alla produzione degli oggetti che Carlsberg Italia donerà alla comunità del Municipio 9, grazie alla collaborazione con Repubblica del Design e Circolo Bovisa dove saranno ubicati e messi a disposizione di tutti i cittadini. “Repubblica del Design che da sempre opera nel Municipio 9, sul territorio e con il territorio, con il supporto del fablab di Design Differente, continua a diffondere bellezza – ha sottolineato Davide Crippa, PhD in allestimento e docente dello IUAV di Venezia e del PoliMI, che ha curato il workshop con il supporto dell’area educational di Design Differente – Con il secondo atto di DaCoSaNasceCosa prosegue la creazione di un alfabeto urbano per la cittadinanza all’insegna della gentilezza e del riuso, per un vero e proprio museo a cielo aperto tutto da esplorare”.