Ma domani la leader di FdI sarà per un comizio a Gorizia con Tajani e Fedriga
Verona, 9 giu. (askanews) – Un lungo, affettuoso abbraccio, questa sera, sul palco elettorale di piazza Dante, a Verona, tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini ed anche Luca Zaia. Tutti assieme a sostenere il candidato sindaco Federico Sboarina. C’erano pure Maurizio Lupi e Antonio De Poli. Tutti, tranne Forza Italia che sostiene l’altro candidato, Flavio Tosi. Anche se Sboarina ha detto e ripetuto che qui “c’è tutto il centrodestra”, muovendo tuttavia un attacco fortissimo a Tosi, ex sindaco della Lega, peraltro senza nominarlo. Salvini e Meloni come Romeo e Giulietta, si era scritto in giornata. Distanti da gennaio, dalla rielezione di Sergio Mattarella. Giorgia rivolta a Matteo ha sorriso, dicendo: “Non faremo però la fine di Giulietta e Romeo”. E subito s’è intromesso Zaia nel ricordare che entrambi erano veneti. Rassicurato, il leader della Lega ha chiosato: “Stasera c’è la coalizione che, se ci date una mano, governerà il Veneto e insieme agli amici di Forza Italia, dal prossimo anno governeremo a lungo e bene il Paese. Una coalizione di centrodestra compatta, questo è l’obiettivo con alcune idee chiare”. Domani, per dire, Meloni sarà a Gorizia, per sostenere il candidato sindaco di Forza Italia, Rodolfo Ziberna, che è di Forza Italia, e in quella città converranno anche Antonio Tajani e Massimiliano Fedriga. Certo, ha voluto precisare a Verona la leader di Fdi, “perché una coalizione sia competitiva, forte e credibile ha bisogno di regole, ha bisogno di orgoglio, ha bisogno di chiarezza sul futuro. È quello che io ho chiesto, ma sono certa che soprattutto dopo le esperienze passate in alleanze variabili con altri partiti, anche gli altri partiti del centrodestra non abbiano più dubbi”. E con un pizzico di amarezza e preoccupazioni, Lupi ha ricordato che “non c’incontriamo dall’elezione del Presidente della Repubblica”.