Destinati all’Italia per l’alimentazione animale
Roma, 7 giu. (askanews) – L’accordo su un corridoio per il passaggio delle navi cariche di cereali da Odessa sblocca anche quasi duecento milioni di chili di mais per l’alimentazione animale destinati all’Italia che sono ferme nei magazzini ucraini. E’ quanto stima la Coldiretti nel commentare positivamente l’intesa di massima raggiunta tra Russia e Ucraina con la mediazione della Turchia, anche se a preoccupare è la notizia della distruzione del terminal ucraino per i cereali a Mykolaiv che riduce la possibilitĂ di stoccaggio dei nuovi raccolti. L’Ucraina, ricorda la Coldiretti, prima della guerra era il secondo fornitore di mais dell’Italia con una quota di poco superiore al 13%, ma garantiva anche il 3% dell’import nazionale di grano. Il fermo delle spedizioni ha provocato aumento dei costi di produzione con quasi un allevamento da latte su dieci (8%) che in Italia è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attivitĂ , anche per effetto dell’aumento medio del 56% dei costi correnti di produzione che non vengono coperti dai ricavi.