“Auspicio ora è che sia settore servizi a sostenere la crescita”
Roma, 10 giu. (askanews) – Nel Lazio, “la ripresa del 2021 è stata trainata dalle costruzioni e dall’industria. Roma nel 2021 ha registrato un importante aumento dell’export grazie all’apporto della metallurgia, dell’aerospazio e della chimica. Ma la crisi provocata dalla guerra si sta ora scaricando proprio sul settore industriale per il rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime e per le interruzioni nelle catene di fornitura e nella logistica internazionale. L’auspicio è che in questa difficile fase i ruoli si invertano e il settore dei servizi possa riuscire a sostenere la crescita come è stato nel 2021 con l’industria”. Lo evidenzia, sul mensile Dimensione Informazione, Giancarlo Abete, imprenditore – Presidente di Fidimpresa Italia. Per Abete “i numeri del turismo negli ultimi due mesi, seppur distanti da quelli del 2019, sembrano in grado di dare una prima scossa, così come promettenti risultano i dati del traffico aeroportuale. Motivo di fiducia è la recente inaugurazione della nuova area d’imbarco dell’Aeroporto Leonardo Da Vinci in previsione delle sfide che la Capitale ha davanti, il Giubileo e l’auspicata Expo 2030. Altro problema da affrontare nella nostra Regione è la maturazione, all’interno delle istituzioni, di una cultura industriale all’altezza delle sfide che ci attendono”. “La Regione – continua Abete – ha testimoniato peraltro, negli ultimi tempi, una crescente capacità di ascolto e sta dando luogo a scelte politiche positive sulla programmazione dei fondi strutturali nell’allocazione delle risorse e ad una più incisiva strategia di specializzazione con un ruolo significativo per l’economia del mare e dell’automotive. La nascita del Consorzio Industriale Regionale, il più grande di Italia, può costituire fattore importante di sviluppo. La Commissione Europea ha dato a molte aree della regione Lazio la possibilità di fruire di aiuti a fondo perduto, ma occorre avere la capacità di facilitare gli investimenti”. Fondamentale comunque “sarà la politica di sostegno al credito, per la crescita delle nostre imprese che spesso hanno difficoltà ad accedere allo stesso, atteso che in questi anni è risultato determinante il supporto dato dallo Stato agli istituti di credito a garanzia dell’esatto adempimento degli impegni da parte delle imprese”.