“Basta zone franche su treni regionali, chiarezza con Trenord”
Milano, 6 giu. (askanews) – “È incredibile assistere nel 2022, a scene degne dell’apartheid stile anni Cinquanta, dove essere donna e italiana significa viaggiare sotto la minaccia di bande di ragazzini che decidono se puoi o meno salire su un treno, per tacere delle gravissime molestie a cui si rischia di essere sottoposte. Spiace dirlo, ma quello di questi cosiddetti ‘italiani di seconda generazione’ è un problema che di certo non può essere nascosto dai soliti distinguo di qualche anima bella, che se fossero stati Alpini e non figli di immigrati non se ne starebbero zitti e buoni”. Lo ha scritto in una nota la presidente del Gruppo Misto nel consiglio regionale della Lombardia, Viviana Beccalossi, commentando i fatti relativi a Peschiera del Garda. “Inutile stupirsi – ha proseguito Viviana Beccalossi – perché le scene viste a Peschiera hanno per protagoniste le stesse bande che molestano le ragazze nelle piazze ai concerti, come avvenuto a capodanno a Milano, o che spadroneggiano nei centri storici delle città minacciando e aggredendo chi passa. Il problema va risolto inasprendo le pene e punendo i colpevoli, ma anche riflettendo sul significato di integrazione: si sentono italiani questi bulli che hanno messo a ferro e fuoco Peschiera urlando ‘comanda l’Africa’?”. “Mentre le forze dell’ordine lavoreranno per cercare i colpevoli – ha concluso Viviana Beccalossi- è anche giusto capire come mai i treni regionali siano diventati delle zone franche, dove è regola non pagare il biglietto ma sempre più spesso avvengono fatti gravissimi. Mi auguro quindi che il presidente Fontana convochi subito i vertici di Trenord per far luce sulla vicenda e sulla sicurezza di queste linee. Da parte mia, chiederò un’audizione urgente con l’assessore Terzi e l’azienda in commissione”.