Confronto con Meta, i consumatori e il Collegio del Garante
Milano, 6 giu. (askanews) – “Sappiamo che le persone hanno molte domande sulle nuove tecnologie e su come funzionano e per noi è fondamentale essere parte di questa conversazione e fornire il nostro contributo. Fin dall’inizio del progetto Ray-Ban Stories realizzato con EssilorLuxottica, siamo stati pienamente consapevoli di avere una grande responsabilitĂ nel garantire che le persone si sentissero sicure e a proprio agio con questa nuova tecnologia. Si tratta di un aspetto estremamente importante sia per chi indossa gli occhiali sia per chi gli sta attorno. Per questo abbiamo integrato le funzioni di privacy direttamente nell’hardware del prodotto e abbiamo creato un microsito dedicato con tutte le linee guida che spiegano quali sono gli usi appropriati degli occhiali e quali no”. Lo ha dichiarato Angelo Mazzetti, Responsabile relazioni istituzionali per l’Italia e la Grecia di Meta. “Da aprile – ha aggiunto -abbiamo anche lanciato, insieme a Luxottica, una campagna di comunicazione per informare i cittadini sul funzionamento dei dispositivi indossabili, come gli occhiali smart. La campagna ha lo scopo di aiutare le persone a capire quando gli occhiali sono in uso e sensibilizzare chi li indossa sul rispetto della privacy altrui, invitando ad esempio a interrompere la registrazione se qualcuno indica di non voler essere ripreso. Si tratta di un un impegno continuativo, che vede la consultazione costante con esperti esterni per rafforzare ulteriormente le funzioni di privacy e sicurezza dei Rayban Stories e per aumentare la sensibilizzazione delle persone su questi temi”. L’occasione è stata l’evento “Tecnologie indossabili, occhiali smart e Metaverso: profili giuridici e prospettive innovative delle nuove tecnologie” organizzato nel corso del Master in Responsabile della protezione dei dati personali dell’UniversitĂ degli Studi Roma Tre. “Le tecnologie indossabili non appartengono al futuro, ma al presente. Dobbiamo quindi indossare questi device senza avere paura del nuovo, perchĂ© il nuovo arriva e dobbiamo farci trovare pronti. Le norme hanno un ruolo importante e hanno successo anche quando arrivano in ritardo perchĂ© servono per educare i consumatori – ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori -. Condivido l’idea di accompagnare le norme sulla privacy con campagne di comunicazione per comunicare ai potenziali soggetti la possibilitĂ di essere ripresi. Il futuro è fatto di cose di cui non ci accorgeremo come la miniaturizzazione e il proximity marketing, è un futuro che può intercettare i desideri dei consumatori, ma anche destare qualche preoccupazione. La sfida è far sì che questo successo sia rispettoso delle persone. La sfida è complessa e bellissima e le associazioni dei consumatori sapranno stare al passo se sapranno ascoltare le persone”. “Il futuro non si ferma, ma si prova a governarlo perchĂ© porta tante opportunitĂ , anche se accompagnate da alcuni rischi. La partita che ci troviamo a giocare oggi è, quindi, massimizzare le opportunitĂ e minimizzare i rischi. L’educazione e la consapevolezza sono gli strumenti fondamentali che l’innovazione ha a disposizione per governare il futuro. Quando si lanciano prodotti innovativi è fondamentale accompagnare il lancio sul mercato con una campagna di educazione molto ampia, come quella dei Ray-Ban Stories realizzata da Meta ed EssilorLuxottica, rivolta sia a chi compra gli occhiali, sia ai non utenti. In questo caso, soprattutto, la campagna è stata piĂą preziosa perchĂ© rivolta a chi viene ripreso, dato che a volte non è una sua scelta essere filmato e, quindi, deve essere educato alla riconoscibilitĂ dei gesti di attivazione dei nuovi dispositivi. La campagna di educazione è un elemento fondamentale, perchĂ© ci troviamo in un ecosistema diverso dal precedente.” ha concluso Guido Scorza, Membro del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali.