L’iniziativa per valorizzare un patrimonio di oltre 200 specialità
Milano, 10 giu. (askanews) – Nel Paese dei mille campanili il pane, alimento base della nostra alimentazione, ha forme e varietà che contarle è quasi impossibile! Ce ne sono a crosta dura e a crosta morbida, Igp e Dop, di grano tenero o di grano duro, con alveolatura fitta o alveoli grandi, di grossa pezzatura o in piccoli formati…le varianti, come i nomi, sono almeno 200, alcuni arrivano a contarne addirittura 500 e tutte sono espressione del territorio in cui sono nate, delle materie prime disponibili, delle condizioni ambientali ma anche economiche e sociali. Una biodiversità che è culturale come la definisce il patron di Slow Food, Carlo Petrini, presidente dell’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, che nasconde un saper fare quotidiano, quello dei panificatori e della loro arte bianca. L’ateneo di Pollenzo insieme a Ferrero ha deciso di avviare un percorso di valorizzazione di questo patrimonio attraverso un prodotto iconico come la Nutella, un classico della colazione italiana e non solo. L’azienda di Alba, infatti, per valorizzare la ricchezza e la varietà regionale dei pani del nostro Paese, ha deciso di collaborare con l’Università offrendo un viaggio nella tradizione regionale italiana, una vera e propria lente di ingrandimento sui pani del Belpaese realizzata dai docenti dell’Università di Pollenzo tra oltre 200 specialità. Per scoprire le origini, la storia, le caratteristiche dei primi pani selezionati, basterà collegarsi all’hub dedicato sul sito di Nutella, dove si troveranno schede dettagliate, immagini e curiosità insieme agli abbinamenti a colazione per ciascuna tipologia. “Il valore della biodiversità, e la necessità di salvaguardarla, mappandola e raccontandone le caratteristiche peculiari è da sempre al centro delle linee di ricerca dell’Università di Pollenzo – ha commentato Carlo Petrini – L’Italia è un Paese ricco di biodiversità naturale ma anche di biodiversità culturale. E si sa, ogni cultura fonda la propria tradizione gastronomica su di un alimento in particolare: il pane. Queste specialità territoriali rappresentano lo spunto per conoscere una storia fatta di uomini e donne, agricoltura e rispetto per le materie prime. Il lavoro svolto dall’Università nel raccontare le caratteristiche dei pani regionali si inquadra quindi in uno scenario più ampio di valorizzazione e invita a scoprire le ricchezze gastronomiche del nostro Paese”. “Dietro a una qualsiasi fetta di pane e Nutella ci sono migliaia di ricordi di tanti italiani e dei loro momenti a colazione in famiglia – ha aggiunto Alessandro d’Este, presidente e amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia – Questa iniziativa vuole celebrare la ricchezza e la diversità culturale del nostro Paese. Raccontare l’antica arte dei panificatori e le tantissime varietà di pani che abbiamo in Italia, vuol dire viaggiare da nord a sud alla riscoperta delle nostre tradizioni”.