Putin fermi subito questo atroce conflitto. Avanti con le riforme
Roma, 9 giu. (askanews) – I Paesi nel mondo risentiranno della guerra in Ucraina in termini di “meno crescita economica e e inflazione piĂą alta”, a riflesso delle pressioni su energia e materie prime. e questo “mentre il mondo si stava ancora riprendendo” dai danni causati da lockdown e misure anti Covid. Lo ha ribadito il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann aprendo i lavori delle riunioni interministeriali, quest’anno copresiedute anche dall’Italia. “Ci incontriamo in fase impegnativa, a tre mesi da quando la Russia ha avviato la sua guerra ingiustificata e illegale, che continua a causare sofferenze e impone un grave prezzo su crescita e inflazione. Il presidente russo Vladimir Putin deve fermare questa guerra atroce adesso”, ha detto. “L’Ocse si aggiunge ad altri nel sostenere i piani di ricostruzione in Ucraina e siamo pronti a dispiegare tutti in nostri strumenti. Stabiliremo offici a Kiev appena possibile”, ha proseguito. Ma intanto “dobbiamo restare focalizzati sui nostri compiti di riforme strutturali, come le politiche per net zero – ha detto – quello sull’invecchiamento delle popolazioni, le misure per il ripristino di margini di bilancio. Restano molte vulnerabiltĂ e sfide – ha rilevato Cormann – e l’Ocse ha le capacitĂ per giocare un ruolo chiave per una soluzione globale”. “Nei passati 12 mesi abbiamo lavorato ad un approccio piĂą strategico nella nostra nuova strategia globale di consulenze. Stiamo negoziando con 16 paesi candidati all’adesione e l’impegno con l’Africa si vede anche nella forte presenza oggi dell’Unione africana”. Sul palco, assieme a Cormann e al presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, che ha tenuto il keynote speech, anche il presidente del Senegal e dell’Unione Africana, Macky Sali, oltre a due ministri di Messico e Norvegia. Immancabile poi, come in una miriade di altre occasioni ed eventi tra i piĂą disparati nel mondo, un video collegamento con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Metterò il massimo impegno – ha concluso Cormann – affinchĂ© l’Ocse resti un leader globale sulle consulenze delle best practices, per puntare a politiche migliori che ci diano vite migliori”.