Crescita inflazione rischia di frenare i consumi
Roma, 8 giu. (askanews) – “Se non riparte il terziario, non riparte l’Italia”. Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nella sua relazione all’Assemblea annuale della confederazione. “Guardate, una settimana fa l’Istat ha indicato, per il mese di maggio, un tasso d’inflazione al 6,9% – ha aggiunto -. L’effetto immediato è una riduzione del potere d’acquisto della ricchezza detenuta in forma liquida, il tesoretto che avevamo involontariamente accumulato durante i mesi di lockdown, impossibilitati a spendere”. “Questa riduzione dei risparmi degli italiani, insieme alla crescente incertezza – ha proseguito Sangalli -, rischia di frenare ancora di piĂą i consumi”. I dati del 2021 – ha spiegato poi il presidente di Confcommercio – rivelano giĂ una sostanziale differenza rispetto alla storia economica del nostro sistema produttivo degli ultimi decenni. Prima di questa crisi, il terziario di mercato, cioè le nostre imprese, anche nei periodi difficili per l’economia, riusciva a riassorbire e compensare gli effetti negativi, soprattutto sotto il profilo dell’occupazione”. “Oggi, invece, i servizi hanno lasciato sul campo della pandemia 930mila unitĂ di lavoro rispetto al 2019 – ha concluso Sangalli -. E ciò minaccia la capacitĂ di ripresa dell’intero Paese”.