Siaarti e terapia del dolore: un impegno socio sanitario non rimandabile

FIRENZE – Oltre 12milioni di italiani attendono quotidianamente una risposta al loro bisogno di “sconfiggere” il dolore (oncologico, acuto, severo o cronico). Il loro bisogno non rimandabile è stato al centro della tavola rotonda socio-politica che oggi SIAARTI ha promosso all’interno del suo Congresso nazionale ACD, in corso di svolgimento a Firenze (9-11 giugno, Palazzo dei Congressi). Nell’occasione ha portato il suo saluto anche Antonio Gaudioso, capo della segreteria tecnica del Ministero della Salute, che ha sottolineato l’importante lavoro svolto negli anni da anestesisti-rianimatori nell’ambito della terapia del dolore, ringraziando per “l’impegno che questa professione ha profuso a servizio dei cittadini in una fase durissima. Ma il ringraziamento non si deve disgiungere da un duplice impegno comune: da un lato occorre lavorare insieme ed alacremente per realizzare tutte le azioni ancora non attuate della Legge38, dall’altro per connettere tutti questi pezzi con la riforma dei servizi territoriali”.

LEGGI ANCHE: Da Siaarti le proposte per l’aggiornamento del Decreto Ministeriale 70

Durante il dibattito sulla terapia del dolore e sul cammino che deve ancora fare la Legge 38/2010, Tiziana Nicoletti (Cittadinanzattiva) ha dichiarato che occorre “prima di tutto assicurare un’attenzione continua e senza tregua verso quella legge innovativa, che purtroppo attualmente rimane una norma poco conosciuta dai cittadini”, e non applicata in modo omogeneo sul territorio nazionale. “È il momento di utilizzare parole chiare”, ha sottolineato Nicola Pazienza (XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati), “Come politici ed istituzioni dobbiamo essere protagonisti nell’attuazione della 38/2010, sfruttando proprio l’attuale periodo in cui c’è una rinnovata attenzione di tutti verso le problematiche della salute pubblica”. Si tratta di operare congiuntamente affinché le Reti di terapia del Dolore siano assicurate su tutto il territorio, evitando differenziazioni, assicurando competenze specifiche e garantendo la presa in carico di tutti i pazienti. Un messaggio che da Firenze è stato lanciato con convinzione da tutti i partecipanti al Congresso SIAARTI.

IL MANIFESTO SOCIALE CONTRO LA SOFFERENZA

Durante l’evento odierno a cui ha partecipato con un video-contributo anche la senatrice Paola Binetti (oltre a Lorena Martini, Agenas e Franco Vimercati, FISM) l’impegno di SIAARTI sulla cura del dolore è stato poi confermato dal presidente della Società, Antonino Giarratano, e dalla coordinatrice dell’evento, Alessia Violini: un impegno che si concretizzerà nei prossimi mesi con la creazione della “cartella SIAARTI per la terapia del dolore” (illustrata da Alessandro Vettori) e con l’avvio del progetto “Registro dolore cronico”, presentato a Firenze da Silvia Natoli. Nell’evento è stato nuovamente rilanciato il Manifesto Sociale contro la Sofferenza prodotto da SIAARTI, documento che identifica le “dieci azioni necessarie per affermare il diritto alla terapia del dolore cronico”. Il Manifesto, presentato e diffuso a partire dallo scorso dicembre in tutti i luoghi di cura italiani è già stato condiviso, firmato e sostenuto da un vasto team di sottoscrittori composto da Associazioni dei cittadini ed altre Società scientifiche: AIFI-Associazione Italiana di Fisioterapia; AISD-Associazione Italiana Studio Dolore, AOGOI-Ostetrici Ginecologi Ospedalieri, Cittadinanzattiva, Fondazione Onda, Italia Longeva, Senior Italia-Federanziani, Federdolore, SID, SIGE, SIGO, SIGOT, SIMFER, SIMG, SIN, SIN-RENI, SIOT.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

Correlati

advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img
advspot_img

Ultim'ora

Napolitano, l”amico Giorgio’ della Casa Bianca

(Adnkronos) - Dalle 'lezioni americane' del 1978 in alcune delle più prestigiose università degli States del primo dirigente del Pci invitato in Usa, agli incontri con George Bush prima e, soprattutto, con Barack Obama poi, con il quale l’allora Capo dello Stato italiano ha mostrato di avere un feeling particolare su molte delle questioni di

Giorgio Napolitano, da Prodi a Renzi: 5 premier in 9 anni tra spread, larghe intese e riforme

(Adnkronos) - Da Romano Prodi a Matteo Renzi, passando per il Berlusconi IV, l’Esecutivo tecnico del bocconiano Mario Monti e quello di Enrico Letta. In un periodo tra i più difficili della seconda Repubblica, tra scontro politico, crisi economico-finanziaria e feroci attacchi speculativi, Giorgio Napolitano - morto oggi all'età di 98 anni - da Capo

Caso Grillo jr, in aula le lacrime della teste chiave

(Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - "Questa vicenda mi ha provocato molta sofferenza". La voce si incrina. Si ferma. Le lacrime arrivano silenziose, sul volto della ragazza. Che chiede una sospensione dell'udienza. Poi, riprende, con il racconto di quella notte, tra il 16 e il 17 luglio del 2019, in Costa Smeralda. Una serata iniziata