Tg Politico Parlamentare, edizione del 18 luglio 2022

MERCOLEDÌ SI VOTA LA FIDUCIA A DRAGHI, M5S SPACCATO

Saranno “comunicazioni fiduciarie” quelle che Mario Draghi terrà mercoledì alla Camera e al Senato. All’intervento del premier seguiranno discussione e voto nominale sulle risoluzioni di fiducia. Sull’iter preciso si consuma però uno scontro tra centrosinistra e centrodestra. Pd, Italia Viva e Movimento Cinquestelle chiedono che Draghi parli prima alla Camera, attenda il voto di fiducia di Montecitorio e poi vada in Senato. “Basta giochini vergognosi- ribatte la Lega- Draghi inizi dal Senato”. È a Palazzo Madama infatti che si gioca la partita più insidiosa per il presidente del Consiglio. I senatori grillini sono sul piede di guerra da giorni e difficilmente voteranno la fiducia al governo. Intanto, il Movimento è sempre più diviso: non si esclude l’uscita di altri 35-40 parlamentari, pronti a votare a favore dell’esecutivo. Ora la palla passa ai presidenti delle Camere, Casellati e Fico: tocca a loro decidere in quale aula inizierà il mercoledì di fuoco di Mario Draghi.

IL CENTRODESTRA CHIEDE IL VOTO, MELONI: “LA SINISTRA SCAPPA”

Si fa sempre più forte il pressing del centrodestra per le elezioni. Una richiesta in cui si ritrovano Fratelli d’Italia e Lega, mentre Forza Italia è appena un po’ più restia. “La sinistra è disposta a tutto pur di scongiurare il ritorno alle urne- attacca Giorgia Meloni- possono fuggire, ma arriverà presto il giorno in cui dovranno fare i conti col giudizio degli italiani”. “Mai più al governo con i fannulloni”, dice Matteo Salvini a proposito dei Cinquestelle. Mentre il vicesegretario della Lega, Lorenzo Fontana, è per “dare agli italiani la possibilità di scegliere un nuovo Parlamento”. Intanto, dopo gli appelli dei sindaci e imprenditori, anche i cattolici, l’Arci e le cooperative chiedono a Mario Draghi di restare a palazzo Chigi. “Avanti col bis”, esorta Matteo Renzi, che con Italia Viva ha deciso di scendere in piazza per chiedere al premier di non mollare.

DRAGHI AD ALGERI PER NUOVE FORNITURE DI GAS

“L’Algeria è un partner molto importante per l’Italia”. Nonostante la crisi di governo, Mario Draghi vola in Africa per ribadire lo stretto legame tra Roma e Algeri. “In questi mesi- dice il premier- l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas del nostro Paese”. A breve l’Algeria procederà a un rilascio di quattro miliardi di metri cubi di gas nell’ambito dell’accordo siglato con Eni nell’aprile scorso. “Si tratta di un’accelerazione rispetto a quanto previsto- sottolinea Draghi- e anticipa forniture ancora più cospicue nei prossimi anni”. Italia e Algeria hanno siglato in tutto 15 accordi. Dalle rinnovabili alle strade, dalle grandi opere alla lotta alla corruzione, fino al contrasto della radicalizzazione in carcere.

SETTIMANA BOLLENTE, MERCOLEDÌ ATTESI 40 GRADI

È iniziata la settimana più calda dell’anno. Da mercoledì sono attesi in Italia oltre 40 gradi. “Nove città da bollino rosso”, avverte il ministero della Salute. A portare l’ondata di caldo eccezionale è l’anticiclone Apocalisse. Per i prossimi sette giorni il sole sarà prevalente e il cielo si presenterà praticamente sereno su tutte le regioni. Previste temperature record con valori massimi vicini o di poco superiori ai 40 gradi in molte città del centro e del nord. La giornata peggiore sarà quella di mercoledì. Il bollettino diffuso dal ministero della Salute mette in guardia i centri abitati di Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Latina, Perugia, Rieti e Roma.

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