Pd combat, Letta rompe con Renzi: “È una stampella di Meloni”

ROMA – Il Pd rinasce dall’opposizione e taglia i ponti con Matteo Renzi. Enrico Letta fa partire il percorso costituente con l’annuncio delle primarie il 12 marzo. Nel discorso alla direzione il segretario ‘traghettatore’ mena fendenti al Governo e rende la pariglia a Matteo Renzi che lo aveva accusato di essere il responsabile della vittoria della destra.

L’ATTACCO DI LETTA A RENZI

“Una parte dell’opposizione ha già appeso le tende dalla parte della maggioranza – dice Letta – È un’opposizione che di opposizione non ha nulla. Perché chi interviene sulla fiducia e passa tre quarti del suo tempo a parlare male dell’opposizione è una stampella della maggioranza”, osserva il segretario dem. Insomma il Pd continuerà a dialogare con le altre minoranze ma “senza farsi prendere in giro”.

LETTA BOCCIA IL GOVERNO: “PRIORITÀ SBALLATE”

Netta la critica al Governo. “Ha le priorità sballate”, dice Letta dopo che Calderoli ha annunciato di voler far ripartire il percorso delle autonomie regionali. “Con la recessione che ci aspetta, i problemi degli italiani sono altri”. Scompare dal programma dell’esecutivo il tema ambientale. “Il cambiamento climatico non esiste e serviva un ministro più ambizioso di Gilberto Pichetto Fratin”, spiega il leader dem.

LETTA: “MELONI EUROPEISTA? FA RIDERE”

Quanto a Giorgia Meloni, secondo il segretario del Pd “fa sorridere che la si definisca atlantista e europeista. Ha un’idea di Europa che non prevede il voto a maggioranza su temi importanti come l’immigrazione e l’energia”. Nella vicenda dell’innalzamento del contante da parte del Governo secondo Letta “c’è molta parte della filosofia” che l’esecutivo “ha cominciato a mettere in campo: la filosofia del ‘liberi tutti’ che aiuta chi può evadere contro gli interessi di chi non può e non vuole evadere”. Chi sarebbero i beneficiati dell’innalzamento del tetto? “Evasori, spacciatori… la parte del Paese che non deve essere avvantaggiata”.

LETTA: “SUL COVID IL GOVERNO FA RETROMARCIA SU TUTTO”

Capitolo sanità. Per il segretario dem quello presieduto dalla leader di Fdi “è un Governo che fa retromarcia su tutte le misure legate al Covid. Le scelte fatte ieri dal Governo sono profondamente sbagliate. Il chiaro segno è di disattendere la filosofia delle scelte che hanno portato il nostro Paese ad affrontare la pandemia. Il messaggio del Governo è ‘liberi tutti’. È sbagliato nei toni e nei tempi. Ed è irrispettoso nei confronti dei protagonisti della lotta al Covid. Dà un’indicazione di marcia che noi rifiutiamo”.

LE TAPPE DEL CONGRESSO PD

Con questo profilo di opposizione ‘dura e pura’ il Pd si appresta a vivere il congresso che lo porterà ad avere una nuova classe dirigente per il 12 marzo, data delle primarie. Letta indica un percorso di apertura che tenta di mettere sotto scacco le correnti. Sarà possibile, cioè, tesserarsi al partito e quindi partecipare al congresso fino all’ultimo momento prima del voto ai candidati alla segreteria. In questo modo si limita lo strapotere delle aree organizzate che hanno sempre utilizzato il tesseramento per pilotare la dinamica congressuale e ricavarsi una quota di influenza interna.

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