Tg Politico Parlamentare, edizione del 29 marzo 2023

SCUDO PENALE SU REATI FISCALI, L’OPPOSIZIONE ATTACCA

Arriva la depenalizzazione dei reati fiscali per omesso versamento. La non punibilità del reato, inserita nel decreto bollette, scatta quando le somme dovute sono versate integralmente dal contribuente. Sulle barricate l’opposizione che protesta: "Contestiamo tutte le norme che contengono sanatorie, non vogliamo favori per gli evasori, noi chiediamo favori per i cittadini che sono in difficoltà", attacca il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. Il Pd parla di "condono inaccettabile" e chiede al governo di ritirare la norma. Secondo l’ex sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, si tratta di "un regalo agli evasori".

NORDIO: NON VOGLIAMO ABROGARE IL REATO DI TORTURA

"Il reato di tortura è odioso e vogliamo mantenerlo. Il governo non ha nessuna intenzione di abrogarlo". Lo garantisce il ministro della Giustizia Carlo Nordio, rispondendo a un’interrogazione al Question time alla Camera. Era stato il gruppo di Fratelli d’Italia a presentare una proposta di legge per cancellare il reato di tortura, lasciando in piedi solo un aggravante nel Codice penale. Contro la proposta del partito di Giorgia Meloni si era schierata subito Ilaria Cucchi appellandosi al capo dello Stato Sergio Mattarella. Ora il Guardasigilli assicura che il reato non verrà cancellato.

MELONI RILANCIA IL PRESIDENZIALISMO

Il presidenzialismo per avere una democrazia "più forte e solida". Giorgia Meloni rilancia la riforma della Costituzione in senso presidenzialista cara al centrodestra. Una democrazia più stabile, osserva la presidente del Consiglio, porta "crescita economica e diffonde prosperità". Meloni spiega anche che il governo "ha un programma ambizioso e gli ostacoli per portarlo avanti non mancheranno, però noi non abbiamo paura, non ci manca il coraggio". Per Meloni "negli ultimi decenni l’Italia ha pagato la mancanza di visione". Ora, dice, è il momento di cambiare: "I cittadini- sottolinea- ci hanno dato il compito di governare questa nazione ed è quello che intendiamo fare per rivoluzionare l’Italia".

SALA: SERVE CHIAREZZA SU FIGLI COPPIE GAY

I sindaci del centrosinistra sfidano il governo e chiedono una legge per garantire i figli delle coppie gay. Ad indicare la via anche in Europa è il sindaco di Milano Beppe Sala, che a Bruxelles si fa portavoce delle richieste di altri sei colleghi – i primi cittadini di Roma, Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Bari – auspicando una soluzione per la registrazione delle adozioni dei bambini di unioni omogenitoriali. Al Parlamento europeo Sala chiede un sostegno oltre i confini italiani e invoca internamente "un asse molto largo", che coinvolga tutte le opposizioni. Una squadra composta quindi idealmente da Verdi, sinistra, Terzo Polo e Movimento Cinque Stelle. Secondo Sala "bisogna trovare una convergenza" contro il governo Meloni.
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