Il maltempo fa saltare il Giro d’Italia in Valle d’Aosta: si parte dalla Svizzera

AOSTA – Alla fine il maltempo ha avuto la meglio. La partenza della 13esima tappa del Giro d’Italia, prevista questa mattina da Borgofranco, è stata spostata in Svizzera, cancellandone la prima parte. Si partirà da Le Châble, all’imbocco della Croix de Coeur, con arrivo a Crans Montana per un totale di 80 chilometri di percorso. Salta quindi il passaggio della corsa rosa in Valle d’Aosta.

Gli organizzatori hanno deciso di venire incontro alle richieste degli atleti di applicare il protocollo previsto in condizioni estreme. "Dalla Svizzera ci dicono che ci sono le condizioni per fare la corsa", dice Mauro Vegni, direttore del Giro. I corridori raggiungeranno la nuova partenza in pulmann. Rimangono invariati gli orari previsti dalla tabella di marcia.

TESTOLIN-GROSJACQUES (VDA): "SPIACE MODIFICA TAPPA"

"Abbiamo appreso con grande dispiacere e all’ultimo minuto della decisione riguardante la modifica della tappa del Giro d’Italia che di fatto non prevede il transito dei corridori nella nostra regione". Lo dicono il presidente della Regione, Renzo Testolin, e l’assessore regionale al Turismo, Sport e Commercio, Giulio Grosjacques, dopo lo spostamento della partenza della tredicesima tappa del Giro d’Italia da Borgofranco a Le Châble, in Svizzera che fa saltare il passaggio della corsa rosa in Valle d’Aosta. “Spiace soprattutto per i disagi causati alla nostra popolazione- aggiungono Testolin e Grosjacques- per la sospensione della circolazione in alcune importanti arterie viarie, richiesta dall’organizzazione del Giro per la sicurezza della corsa. La nostra regione risulta particolarmente penalizzata dalla modifica del programma di oggi, dopo mesi di lavoro preparatorio che ha coinvolto, oltre alle strutture regionali, molti altri soggetti, tra cui le forze dell’ordine, l’Anas, la società Sistrasb, la Protezione civile, i vigili del fuoco e tutti i Comuni interessati dal percorso”. Il presidente e l’assessore concludono con un augurio: "Speriamo che nei prossimi anni la corsa rosa possa passare nuovamente nella nostra Regione in un contesto organizzativo che ne valorizzi il suo territorio e le sue bellezze naturalistiche”.

(L’immagine di copertina è d’archivio)
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