Zelensky attacca l’Ue: “Inaccettabili le restrizioni al nostro export, favoriscono l’aggressore”

ROMA – Stop alle restrizioni poste dall’Ue alle importazioni di grano dall’Ucraina: questa la richiesta di Volodymyr Zelensky alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, nel corso della visita che quest’ultima ha compiuto a Kiev in occasione della Giornata dell’Europa che si celebra oggi.

Il capo di stato ucraino è tornato sul tema del blocco parziale alle importazioni di grano dall’Ucraina, scattato dopo le proteste di Polonia, Ungheria, Romania, Slovacchia e Bulgaria. Le difficoltà dell’Ucraina ad esportare i cereali e altri prodotti alimentari attraverso il Mar Nero a causa della guerra con la Russia ha spostato la rotta commerciale sulla terraferma, una strategia sostenuta dall’Ue che ha immediatamente posto facilitazioni. Ciò, però, ha determinato il crollo dei prezzi con conseguenze disastrose per gli agricoltori dell’Europa centrale, che hanno imposto dei blocchi. Zelensky quest’oggi ha definito le mosse di quei paesi "dure e protezioniste": "qualsiasi restrizione è del tutto inaccettabile. Rafforzano solo la capacità dell’aggressore", ha detto, in riferimento alla Russia.

LA SPACCATURA IN EUROPA, IN POLONIA SI BLOCCANO LE FRONTIERE

Dopo le proteste degli Stati membri prossimi all’Ucraina, Bruxelles ha in un primo momento difeso le sue scelte per poi dire di sì a limitazioni parziali all’ingresso di prodotti ucraini, ma la questione non sembra risolta. Ieri alla frontiera tra Polonia e Ucraina, gli autotrasportatori hanno inscenato una nuova protesta bloccando i tir carichi di prodotti ucraini per chiedere il ripristino del programma di permessi di ingresso reciproci, che è stato sospeso dopo lo scoppio della guerra.

KIEV CHIEDE NUOVE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA E ASSICURA: "PRESTO LA CONTROFFENSIVA"

Nel corso del bilaterale con Der Leyen, Zelensky è tornato a chiedere nuove sanzioni economiche contro la Russia e poi ha espresso soddisfazione per la decisione dei paesi europei di inviare un milione di euro in munizioni. Infine, ha auspicato un voto positivo alla possibilità di Kiev di partecipare al vertice europeo di giugno.

Il bilaterale tra Zelensky e Von der Leyen è avvenuto mentre il primo ministro ucraino Denys Shmyhal assicurava alla stampa straniera che le autorità sono al lavoro per "pianificare accuratamente una vasta controffensiva militare" contro la Russia. "Siamo consapevoli che dovrà essere un successo agli occhi dei nostri cittadini, dei nostri partner e del mondo intero" ha aggiunto il premier.

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DER LEYEN: KIEV LUOGO ADATTO PER LA FESTA DELL’EUROPA

In un tweet, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, subito dopo il suo arrivo nela capitale, ha scritto: "Bello essere a Kiev, dove i valori che ci stanno a cuore vengono difesi ogni giorno. Per questo è un posto così adatto per celebrare la Giornata dell’Europa. Accolgo con favore la decisione del presidente Zelensky di celebrare la Festa dell’Europa oggi, 9 maggio, anche qui in Ucraina". Poi, al termine del bilaterale col presidente Zelensky e il premier Smihal, ha fatto sapere di aver discusso la "questione del grano ucraino" ma anche del "rapido processo di ripresa e ricostruzione dell’Ucraina in vista della conferenza di Londra" e "i progressi nei sette step per l’accesso" all’Ue.

IL PARLAMENTO EUROPEO DICE Sì AD ACCELERARE LA PROCEDURA PER LA LEGGE SULLA PRODUZIONE DI ARMI

Il Parlamento europeo nel corso della plenaria a Straburgo ha approvato a larghissima maggioranza – 618 voti a favore su 705 – la proposta di accelerare la procedura di adozione della legge volta ad aumentare la produzione di munizioni e armi in Europa, per un valore di 500 milioni di euro, nell’ambito degli aiuti militari all’Ucraina. Tale legge dovrebbe entrare in vigore entro la fine dell’anno.

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