PiĂą polizia per il controllo dei visti ed espulsioni piĂą facili per gli irregolari
Roma, 27 set. (askanews) – Tutte le donne, non solo le madri o quelle in gravidanza, avranno accesso nelle strutture di maggiore tutela. E’ quanto prevede, secondo quanto si apprende, il nuovo decreto migranti del governo.
Finora – spiegano fonti di governo – solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello. Per tutte le altre, la normativa prevedeva lo stesso trattamento degli uomini adulti. “Il decreto corregge questa grave anomalia e garantisce a tutte le donne migranti, dunque non piĂą solo a quelle in stato di gravidanza, l’accesso nelle strutture di maggiore tutela”, concludono le fonti.
SarĂ inoltre possibile svolgere piĂą rapidamente gli accertamenti per verificare l’etĂ dei minori straniero non accompagnati. Gli accertamenti sono autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Se l’etĂ dichiarata non corrisponde al vero, lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale.
Espulsioni, invece, piĂą facili per i migranti irregolari. Se lo straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale (domanda reiterata) durante l’esecuzione di un provvedimento di espulsione – spiegano le fonti – il presidente della Commissione territoriale, in composizione monocratica, valuta preliminarmente e immediatamente l’eventuale inammissibilitĂ della domanda reiterata di protezione internazionale. In questo modo si contrasta la pratica delle domande di asilo pretestuose e dilatorie.
Dall’altro lato, aumenta il personale di Polizia da destinare presso le Ambasciate e i Consolati per potenziare le attivitĂ di controllo e di verifica del rilascio dei visti di ingresso. Il personale delle Forze armate dell’operazione ‘Strade sicure’ è incrementato dal primo ottobre al 31 dicembre 2023 di ulteriori quattrocento unitĂ .