Capitale umano e formazione

LE PAROLE DI YLENJA LUCASELLI

“La priorità è puntare sul ‘capitale umano’. Il problema della produzione è strettamente legato alla valorizzazione delle migliori risorse umane all’interno delle industrie, ed è su questo che dobbiamo concentrarci. Certamente esiste un tema legato all’innovazione tecnologica che, in Italia, procede più lentamente rispetto ad altre nazioni, specialmente tra alcune fasce imprenditoriali, come le piccole e medie imprese. Al contrario, i grandi gruppi italiani sono molto all’avanguardia.

La capacità produttiva italiana non è in crisi di idee, ma soffre della mancanza di manodopera qualificata e della necessità di formare i nostri lavoratori per colmare il divario tra domanda e offerta. La coniugazione di questi due obiettivi fondamentali, che non riguardano solo l’Italia ma anche l’Europa e il mondo, si può raggiungere con gradualità. Dobbiamo accompagnare le nostre imprese in questo processo di cambiamento senza pretendere che avvenga in modo repentino, formando il personale affinché la transizione possa diventare effettiva all’interno delle aziende. Il Governo ha già adottato una serie di misure a favore dei lavoratori”.

*ItaliaOggi

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