L’APPELLO DI FRANCESCO EMILIO BORRELLI
“Sull’equilibrio tra produzione e qualità della vita, le nostre imprese fanno del loro meglio. Tuttavia, il problema è legato a due fattori principali: da un lato, è sempre più difficile essere competitivi in un contesto globale; dall’altro, le macchine burocratiche ci frenano. La realtà è che la povertà sta aumentando, così come il precariato e lo sfruttamento, alimentando il degrado sociale.
La nostra ricetta per la competitività è raggiungere un obiettivo di equilibrio tra il datore di lavoro e i lavoratori, dove entrambi possano ottenere soddisfazione, puntando su una società che valorizzi la qualità della vita e dell’ambiente. Purtroppo, sembriamo continuare a ‘ballare sul Titanic’, ignorando la gravità della situazione. Ci sono ancora molti negazionisti, ‘esperti’ formati su Google, che non comprendono l’impatto reale dei cambiamenti climatici sulla produttività.
Se continuiamo su questa strada, ignorando le esigenze dell’ambiente, ci troveremo ad affrontare due conseguenze: da un lato, il degrado dell’ambiente in cui viviamo; dall’altro, il progressivo impoverimento di famiglie e imprese. È fondamentale cambiare rotta prima che sia troppo tardi”.
*ItaliaOggi