Una nuova biblioteca per Milano, da Regione e ICOM Italia

Il progetto della Marzio Tremaglia: per studiosi e cittadini

Milano, 27 nov. (askanews) – “In questo momento ci troviamo all’interno della Biblioteca Marzio Tremaglia, che è un centro di documentazione regionale di Regione Lombardia, quindi una biblioteca di settore che si occupa di biblioteconomia, archivistica, musei, storia dell’arte in generale. E all’interno della biblioteca è presente un fondo di ICOM Italia, che è appunto il Comitato Italiano del Consiglio Internazionale dei Musei. E ovviamente si tratta di, a sua volta, una biblioteca di settore diciamo nel mondo museale. Quest’anno abbiamo avviato un progetto di valorizzazione che si chiama ICOM Italia Pop-Up Library che ha proprio lo scopo di valorizzare e diciamo rinnovare sia gli spazi della biblioteca ma anche quello che riguarda un po’ la vita stessa del centro di documentazione, quindi rendendolo effettivamente un centro vivo, un centro di ricerca per i professionisti ma anche un luogo per la cittadinanza”. Lo ha detto ad askanews Maria Elisa Nobili che per Icom Italia ha seguito il progetto legato alla Biblioteca Marzio Tremaglia, che si trova all’interno di palazzo Lombardia a Milano. “Essendo una biblioteca specialistica – ha aggiunto Nobili – il nostro primo obiettivo è quello di creare palinsesto di attività, di eventi durante l’anno sia in formato online che in presenza per aprire la biblioteca a tutti i cittadini, quindi di Milano ma anche della Lombardia. Milano è una città importante per la lettura, perché è una città creativa Unesco per quanto riguarda la letteratura e il mondo dei libri. Quindi sicuramente c’è un rapporto diretto in questo senso. Però quello che vuole fare questa biblioteca è diventare un presidio della cittadinanza, in particolare dei giovani, per esempio gli studenti hanno bisogno di punti di riferimento per lo studio, per la propria ricerca anche professionale e quindi il nostro scopo è proprio questo, quello di inserirlo un po’ nei circuiti culturali della città di Milano e avere uno sguardo aperto a tutti, quindi facendolo diventare sicuramente un polo per i professionisti anche di formazione, ma anche una biblioteca viva a tutti gli effetti”.

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