Difficile il raggiungimento degli importi stabiliti dal governo
Le ultime novità fiscali al centro dell’evento Obiettivo Futuro 2024 andato in scena a Pisa
Di Filippo Rossi
“La riapertura dei termini del Concordato preventivo biennale al 12 dicembre non sta dando i risultati auspicati. Meglio sarebbe stato prevedere la riapertura dei termini per tutti e non solo per chi aveva presentato la dichiarazione entro il 31 ottobre. Non raggiungeremo gli importi stabiliti dal governo. L’invio di oltre 700mila nuove pec da parte dell’Agenzia delle Entrate ai contribuenti, che si va ad aggiungere agli oltre due milioni inviati giorni fa per sollecitarne l’adesione, sono inopportune e considerate dai contribuenti quasi come delle minacce.
La legge di bilancio 2025 ha delle note sicuramente positive come il mantenimento del taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle aliquote Irpef. Purtroppo, per carenza di risorse, non prevede grandi interventi necessari per il rilancio dell’economia del Paese”. Sono le parole di Marco Cuchel, Presidente dell’Associazione nazionale commercialisti, che ha aperto i lavori del forum “Obiettivo Futuro 2024” a Pisa.

Nel suo intervento il vice ministro al Mef, Maurizio Leo (FdI), ha evidenziato come “i capisaldi della nostra riforma sono la certezza del diritto e la semplificazione. Abbiamo già approvato 14 decreti legislativi, l’ultimo riguarda l’Irpef e l’Ires e presta particolare attenzione al mondo delle professioni all’interno della normativa sul reddito da lavoro autonomo”.

Un duro attacco al governo è arrivato dal leader del M5s Giuseppe Conte: “Questa legge di bilancio e anche alcuni dei provvedimenti collegati scontentano tutti. E anche voi commercialisti avete sperimentato la differenza tra la propaganda del governo Meloni e la realtà. Penso al modo inaccettabile con il quale vi è stato presentato il concordato preventivo biennale e a quello che c’è anche nel decreto fiscale approvato al Senato, ora all’esame della Camera. È stato presentato come la rivoluzione dei rapporti tra fisco e contribuenti, come una svolta all’insegna della semplificazione, una grande opportunità per gli autonomi, per le partite IVA. Tutt’altro”.

Un messaggio per i contribuenti è arrivato da Alberto Luigi Gusmeroli (Lega), presidente della commissione Attività produttive della Camera: “Ho proposto di approvare la ‘rottamazione quinquies’ per rispondere ad una oggettiva esigenza dei contribuenti onesti che non sono riusciti a pagare le tasse e i contributi. E non parliamo di condono!”.

Apprezzamento per il lavoro dei professionisti è arrivato dal segretario di Azione, Carlo Calenda: “I commercialisti, come spesso accade in Italia, suppliscono a ciò che lo Stato non riesce a fare. Non c’è un fisco semplice, ci sono norme difficilmente interpretabili e la responsabilità ricade paradossalmente su di voi”.

Un giudizio positivo sulla manovra è arrivato da Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia in Commissione Lavoro: “Nonostante le difficoltà per mantenere gli equilibri di cassa è una manovra di bilancio che investe 18 miliardi per rendere strutturali il taglio del cuneo fiscale e la riduzione delle aliquote irpef. Guarda alle famiglie e ai ceti in difficoltà”.
Critico il senatore pentastellato Mario Turco: “Le rottamazioni vanno bene solo in momenti eccezionali altrimenti sono condoni a vita. Siamo contrari a questo modo di disciplinare il rapporto tra fisco e contribuente. Il governo ha già fatto oltre 20 condoni e vorrebbe continuare su questa strada. La riforma è stata fallimentare sia sul piano delle semplificazioni che sul calendario fiscale”.
* ItaliaOggi